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Mattei lascia il Pd. “Non capisco più il mio partito che fa eleggere Di Maio”

admin
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“Non capisco più il partito al quale sono iscritto, che mi ha visto chiedervi il voto soltanto due anni fa e che ho sempre votato – scrive Mattei -. Non l’ho compreso sulla guerra (come non compresi i bombardamenti su Belgrado vent’anni fa o giù di lì). Non lo comprendo sulla giustizia, dove vedo ancora un imbarazzante silenzio davanti allo strapotere di certe Procure. Non l’ho compreso nel periodo della crisi del governo Draghi, nella gestione delle alleanze elettorali dove si è voluto creare un accordo che chiedesse il voto sull’agenda del banchiere per poi allearsi con quelli che Draghi non l’avevano votato in Parlamento. Non l’ho compreso nella formulazione delle liste dove si è ricandidato il buon Casini, perché ci servirà un esperto di Costituzione nella prossima legislatura e abbiamo messo l’ottimo Ceccanti, grande costituzionalista, in una posizione di lista praticamente ineleggibile. Per tacere delle esclusioni della brava Giuditta Pini, di Luca Lotti, di Dario Stefàno in Puglia, della giovane Caterina Biti messa in fondo ad una lista quando si ricandida Fassino per la sessantesima volta, e per tacere dell’accordo che garantirà l’elezione di Di Maio sotto le nostre bandiere. Di Maio. No, dico, Di Maio».”