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I post del candidato M5S Amato: da “Zelensky cogl…” a “Di Maio pezzo di m…”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Da Zelensky “coglione” a Di Maio “pezzo di m…”, passando per le critiche a Giuseppe Conte e al suo portavoce Rocco Casalino. Gaetano Amato, candidato con il M5S nel collegio uninominale Campania 1 – 07 per la Camera dei deputati, non ama andare per il sottile sui social. L’attore di Castellammare di Stabia classe 1957, noto soprattutto per la sua partecipazione a serie tv come “La squadra” e “Il grande Torino”, sul suo profilo Facebook si è lasciato andare a un linguaggio spesso colorito per commentare le vicende legate all’attualità, sia di politica estera sia interna. Ne ha per tutti il vulcanico regista teatrale senza peli sulla lingua, ma tra i principali bersagli delle sue invettive social c’è il ‘collega’ ed ex comico Volodymyr Zelensky, oggi presidente dell’Ucraina sotto le bombe dei russi.  

“Questo coglione in foto, che fa la star con i servizi fotografici manco si trovasse in una fiction di terz’ordine, ha rifiutato qualsiasi accordo che gli è stato proposto prima dell’aggressione dei russi (che in otto anni di guerra nel Donbass non sono mai intervenuti), che l’unica cosa che chiedevano era il non ingresso nella Nato, perché quello avrebbe significato armi nucleari fuori dalla porta di casa”, scrive Amato il 13 aprile postando una foto di Zelensky in posa durante un servizio fotografico. La chiosa del post è dedicata al presidente Usa Joe Biden: “Non servivano i carri armati ma un serio impegno diplomatico dicendo a Biden fatti i ca… tuoi e vattene a fan… tu e le tue armi”. In un post del 24 marzo l’istrionico candidato grillino definisce “scoreggione” il presidente americano, mentre a febbraio metteva nel mirino, oltre a Biden, anche “Scholz, Draghi, Johnson, Macron, Borrell e Stoltenberg” bollando i leader mondiali come “merdacce guerrafondaie” che giocano “a poker gettando nel piatto come posta vittime innocenti”. 

Pochi giorni fa, era appena il 16 agosto, prima che arrivasse la notizia della sua candidatura nell’uninominale, Amato si mostrava indeciso su chi votare: con “questo panorama – riflette l’attore – penso che sarà molto dura trovare chi mi rappresenta”. A chi commenta il suo post scrivendo “io voto Conte”, l’attore risponde: “Tu non voti Conte, tu voti uno sconosciuto che, come Di Maio, potrebbe essere un pezzo di m…”. Espressione che il candidato M5S utilizzò nel 2013 per apostrofare l’allora esponente del Pd Ivan Scalfarotto, oggi in Italia Viva: “Sentire Scalfarotto dire che non vota Rodotà solo perché è stato proposto dal popolo e non scelto da lui, mi fa venire voglia di andare a ricordargli a furia di schiaffoni che se prende quei soldi ogni mese è perché rappresenta il popolo e non perché è geneticamente meglio ‘e me. Stu piezzo e m…!”. Dell’ex forzista Renato Brunetta nel 2011 invece scriveva: “Un uomo tutto d’un pezzo. Di un solo pezzo, l’altro pezzo non l’hanno montato”. Sempre a proposito di Di Maio, il 31 luglio 2022 l’ipotesi di una candidatura del leader di Impegno Civico in un collegio blindato a Modena veniva accolta così dall’attore: “C’è una buona lavorazione dei maiali a Modena…”. Amato non è stato tenero neanche con il segretario del Pd Enrico Letta: “E’ talmente sfigato che quando passa le scale si spostano e i gatti neri si grattano le palle!” (post del 9 agosto 2022). 

Il leader M5S Conte, più volte elogiato da Amato nei suoi post, non viene risparmiato però nel 2021. Il candidato scrive di aver “mollato” i 5 Stelle “quando Di Maio è diventato il capo politico” e quando uno dei suoi follower lo invita a ripensarci, risponde: “Ma manco se mi pagano… Questo (Conte, ndr) è un Di Maio più colto ma sempre democristiano è…”. Bordate – in un post del 2014 – anche nei confronti del dominus della comunicazione pentastellata Rocco Casalino: “Da questa pagina ho difeso le posizioni del Movimento cinque stelle e quanto hanno provato a fare in Parlamento, ma francamente come si fa a difendere chi sceglie come portavoce al Senato uno come Rocco Casalino? Come si possono affidare le repliche sulle accuse ricevute a uno così?”. Risale al 2015 il post provocatorio contro i politici che si oppongono taglio dei vitalizi: “Se l’Isis promette di mettere una bomba e disintegrarvi tutti, senza salvà a nisciuno ‘e vuje, e poi realmente lo fa, io addevento ‘e l’Isis!”. 

Interpellato dall’Adnkronos in merito ai suoi post, Amato dice: “Il mio linguaggio colorito? Purtroppo aveva ragione Umberto Eco. Non tutti sui social sono in grado di seguire una linea intellettiva normale, purtroppo regna la superficialità totale. A volte devi utilizzare un linguaggio che faccia fare una risata: io ho fatto il docente per tanti anni, in classe ogni 10 secondi mi usciva una battuta, i miei allievi avevano bisogno di rilassarsi e divertirsi. Il linguaggio colorito serve a dare quel momento di distacco dalla serietà: far passare dei concetti seri con un linguaggio popolare, terra-terra”. 

Oggi è candidato con il M5S ma in passato non ha risparmiato critiche ai grillini… “Non sono mai stato parte attiva del Movimento, ho sempre fatto politica da libero cittadino. Sono sempre stato di sinistra, poi ho iniziato a seguire il M5S con molta simpatia finché ho iniziato a dubitare di Di Maio. Dissi: è uno che distruggerà il Movimento, cosa che poi è successa”, risponde ancora l’attore all’Adnkronos. Conte democristiano? “Penso che Conte sia una persona perbene, ci sono democristiani per bene e democristiani non per bene. Lui è un democristiano perbene. Per me è un merito il fatto che lui abbia posto delle condizioni al governo Draghi. Ammiro le leggi fatte da Conte, come il superbonus, per questo ho accettato la candidatura. Quando c’è stato da fare delle critiche io, con la mia onestà intellettuale, le ho fatte. Il bello della democrazia è questo”.  

Spesso sui social è intervenuto sulla questione armi all’Ucraina: “Sono contrario a tutte le armi, non solo quelle inviate all’Ucraina. Sento Draghi dire che bisogna appoggiare l’Ucraina sulla riconquista della Crimea… La Crimea è territorio russo, la popolazione ha votato in un referendum. Io non sono pro-Putin, per me va usata la diplomazia: fa più la parola che una pistola”. Pensa che l’Italia debba uscire dalla Nato? “Dobbiamo distinguere due Nato, una Nato militare e una di collaborazione. Non ha senso continuare con armamenti all’infinito. Sono contrario a una Nato guerrigliera, a qualsiasi cosa possa creare conflitti nel mondo. Sono contrario all’invasione di Putin ma – chiosa Amato – lo ero anche nei confronti di quello che è stato fatto nel Donbass, dove vivono molti miei amici”.