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Ucraina, Blinken: “Usa in contatto con Russia su minacce nucleari”

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(Adnkronos) – Antony Blinken ha affermato che Washington è stata in contatto negli ultimi mesi con il Cremlino per affrontare le minacce nucleari nel corso della guerra della Russia contro l’Ucraina. “È molto importante che Mosca ci ascolti e sappia che le conseguenze di una guerra nucleare sarebbero terribili”, ha affermato il segretario di Stato degli Stati Uniti in un’intervista alla Cbs, aggiungendo: “Siamo stati molto chiari con i russi, sia in pubblico che in privato”. 

“Abbiamo sentito molta retorica irresponsabile da Vladimir Putin – ha detto ancora Blinken – ma siamo concentrati sul fare in modo che tutti possiamo agire in modo responsabile”. Riguardo la guerra, il segretario di Stato ha dichiarato che “se la Russia smette di combattere, la guerra è finita. Se l’Ucraina smette di combattere, l’Ucraina è finita. Il presidente Biden sta facendo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a difendersi e facciamo tutto il possibile per riunire altri paesi per fare pressione sulla Russia, siamo anche determinati a far sì che questa guerra non si espanda”. 

NYT: ‘PUTIN POTREBBE USARE ARMI NUCLEARI TATTICHE’ -Intanto scrive il New York Times, citando l’amministrazione statunitense, Vladimir Putin potrebbe usare armi nucleari tattiche in un’azione dimostrativa sul Mar Nero, sull’Oceano Artico o sul territorio dell’Ucraina, ma non ci sono ancora prove che stia preparando un simile attacco.  

Secondo il quotidiano americano, gli esperti ritengono improbabile che Putin prenda decisioni in merito, vista la reazione dell’Occidente e degli alleati di Mosca, come Cina e India. Anche questi ultimi, infatti, hanno espresso le loro più dure critiche all’uso delle armi nucleari da parte del presidente russo, che il 21 settembre ha dichiarato che avrebbe utilizzato tutti i mezzi disponibili in caso di presunta minaccia all’integrità territoriale della Federazione Russa. 

007 GB – “La mancanza di addestratori militari e la fretta con cui la Russia ha avviato la mobilitazione suggeriscono che molte delle truppe arruolate si schiereranno in prima linea con una preparazione minima. È probabile che subiscano un alto tasso di abbandono”. Lo scrive su Twitter l’intelligence britannica, aggiungendo che, “a differenza della maggior parte degli eserciti occidentali, l’esercito russo fornisce addestramento iniziale di basso livello ai suoi soldati”. 

Secondo il ministero della Difesa di Londra, “le prime tranche di uomini richiamati da Mosca per la mobilitazione parziale hanno iniziato ad arrivare alle basi militari. Sono già state emesse molte decine di migliaia di atti di convocazione. La Russia dovrà ora affrontare una sfida amministrativa e logistica per fornire addestramento alle truppe reclutate”. 

BOMBARDAMENTI A KHARKIV – Le truppe russe hanno bombardato cinque distretti della regione di Kharkiv, provocando il ferimento di 6 persone, ha riferito su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Sinegubov, precisando che, “secondo il Centro regionale per l’assistenza medica di emergenza, sei persone sono state ricoverate in ospedale”. Nel villaggio di Zaliznychny, nel distretto di Chuguyiv, ha aggiunto Sinegubov, i bombardamenti hanno provocato un incendio in una delle aziende agricole.  

“MORTI 57.200 SOLDATI RUSSI, DISTRUTTI 2.290 TANK” – Ammonterebbero a 57.200 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.  

Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 57.200 uomini, 2.290 carri armati, 4.857 mezzi corazzati, 1.369 sistemi d’artiglieria, 330 lanciarazzi multipli, 172 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 260 aerei, 224 elicotteri, 3.711 autoveicoli, 15 unità navali e 970 droni.