(Adnkronos) – “C’è chi naviga e c’è chi stroliga”, recita un tradizionale adagio dei marinai triestini, ovvero: c’è chi naviga e c’è chi chiacchiera. Giovanni Soldini navigatore lo è davvero, e alle sue parole fa seguire le azioni: impegnato da anni per la difesa degli oceani dall’aggressione antropica, ci mette del suo per dare conseguenze pratiche alle sue prediche. Via quindi il motore tradizionale a fonte fossile e avanti con il motore elettrico sul suo trimarano, tra l’altro colpito quest’estate da una tromba d’aria anomala – vedi alla voce cambiamento climatico, appunto – mentre era in secco in cantiere.
“Alle prime luci dell’alba -scrive il team del navigatore italiano con una nota- Maserati Multi70 torna in acqua dopo un cantiere impegnativo su diversi fronti. Oltre agli importanti interventi di riparazione dei danni provocati dalla tromba d’aria che lo scorso 18 agosto si è abbattuta su alta Toscana e Liguria, investendo la barca in secca e scagliandola al suolo, Giovanni Soldini e il team di Maserati Multi70 hanno concentrato le forze sull’avvio del programma di elettrificazione”. “Ricerca, innovazione, tecnologia e performance sono da sempre al cuore del progetto Maserati Multi70 che oggi monta a bordo una prima versione del sistema elettrico per testarne l’efficienza e provvedere a correggerne difetti e migliorarne le prestazioni nella messa a punto del modello aggiornato, che sarà varato nella primavera del 2023”.
“Oggi grande giornata, torniamo finalmente in acqua!”, racconta Giovanni Soldini, “Si chiude un cantiere molto lungo, complicato dal brutto incidente di agosto, ma abbiamo voluto mantenere i programmi che avevamo e siamo in acqua con la primissima versione di Maserati Multi70 full electric. Senza motore a scoppio. Autonomia energetica totale. È stata veramente una corsa e c’è moltissimo ancora da fare, perciò sarà un anno impegnativo da questo punto di vista. L’obiettivo è arrivare alla primavera del 2023 con un sistema affidabile al 100% che ci possa portare in giro per il mondo”.
Su una barca come Maserati Multi70 “sbarcare il motore a scoppio rappresenta una sfida tecnologica complessa e pionieristica. Per liberarsi degli idrocarburi il primo obiettivo è produrre e immagazzinare energia in forma alternativa, occorre quindi sostituire gli impianti di bordo, verificarne la sicurezza, l’efficienza e la compatibilità con la natura agonistica del trimarano, in uno spazio ridotto in cui pesi, misure, materiali impiegati fanno la differenza. Più concretamente, per alimentare l’apparecchiatura di bordo occorrono circa 2.5 Kilowatt ogni giorno. In navigazione, i pannelli solari garantiscono l’autosufficienza, ma in condizione di maltempo prolungato il problema è immagazzinare energia sufficiente a sostenere le manovre una volta arrivati in porto. Per rispondere a queste necessità il motore elettrico e la batteria attualmente in fase di collaudo saranno portati alla piena efficienza”.
“La trasformazione energetica ha richiesto la costruzione di un profilo di sostegno sul braccio di poppa con la doppia funzione di migliorare l’aerodinamica della barca e insieme ricavare superfici importanti per l’impianto dei pannelli solari; l’allestimento di pannelli aggiuntivi e l’ottimizzazione del sistema fotovoltaico sviluppati in collaborazione con Solbian; l’introduzione di una batteria molto densa realizzata dal progetto Liber dell’Università di Bologna e la sua integrazione con motore e inverter, il cablaggio, e l’introduzione del motore elettrico sviluppato dall’ing. Igor Gioffi. Un’azione combinata di competenze tutte italiane che accompagnerà il multiscafo nel suo prossimo giro del mondo. Con il supporto degli ingegneri di Maserati Innovation Lab, il traguardo del full electric, che sarà raggiunto al termine di questa fase pilota, metterà Maserati Multi70 in condizione di totale autonomia”.
“Le prove in mare del nuovo sistema di bordo si affiancheranno alla ripresa del programma sportivo di Giovanni Soldini e Maserati Multi70 che il prossimo 22 ottobre saranno sulla linea di partenza della Rolex Middle Sea Race a Malta per la storica e spettacolare regata d’altura del Mediterraneo”.
“Al servizio degli obiettivi del Decennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile 2021 – 2030, lungo le rotte di Maserati Multi70, proseguirà anche di pari passo il programma di monitoraggio della superficie marina grazie alla presenza a bordo dell’Ocean Pack (SubCtech), una macchina -conclude la nota- che consente di analizzare la CO2, la temperatura, la salinità e la connettività dell’acqua: dati poi messi a disposizione della comunità scientifica per conoscere e mappare lo stato di salute del mare”.