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Brevetti, Spada (Assolombarda): “Governo e Comune giochino insieme per Tribunale a Milano”

Adnkronos
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(Adnkronos) – Scende in campo Assolombarda nella battaglia per portare in Italia a Milano la terza sede del tribunale dei brevetti europeo dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione. L’associazione degli industriali lancia un appello alle istituzioni a fare squadra per non far sfuggire un obiettivo ritenuto di primaria importanza non solo per la città di Milano, ma per tutto il sistema paese. 

”Mi auguro -dice all’Adnkronos il presidente Alessandro Spada- che il Governo e il Comune di Milano sappiano, insieme, giocare da protagonisti questa partita: ottenere la terza sede del Tribunale dei Brevetti, a patto che esso mantenga la competenza su tutte le materie di disputa brevettuale assegnate a Londra, come ad esempio quelle sui settori farmaceutico e chimico, andrebbe a vantaggio del sistema Paese e incoraggerebbe il tessuto produttivo a innovare di più”. 

All’avvio del tribunale dei brevetti mancano pochi mesi: partirà il primo aprile del 2023 e per ora sono due le sedi designate, Parigi e Monaco. Manca ancora la terza. Milano si è candidata da tempo. I numeri che il nostro paese può vantare sono un biglietto da visita di tutto rispetto. Non solo perchè a livello generale è nella top ten mondiale per numero di brevetti. L’Italia nella farmaceutica è al primo posto in Europa con una produzione di oltre 31 miliardi di euro e, nella chimica, con più di 2.800 imprese, rappresenta il terzo produttore europeo dopo Germania e Francia.  

”Milano è la città ideale per ospitare la terza sede del Tribunale Unificato dei Brevetti -dice Spada- la ragione non riguarda solo il numero di brevetti che vengono elaborati ogni anno sul territorio, bensì la sua vocazione ad investire in ricerca e sviluppo. Si tratta di una peculiarità che è diventata un tratto distintivo del Dna di Milano”. La città, secondo il presidente ”grazie anche al suo territorio allargato, è infatti crocevia di saperi e competenze. Industria, università e poli ospedalieri sviluppano qui quelle sinergie che oggi sono cruciali per l’Italia e che mettono al centro la salute della persona”. Ed è in ”questa logica, con le istituzioni e gli altri attori del territorio, anche in passato, abbiamo sostenuto convintamente questa candidatura, una indicazione chiara, la nostra, della quale oggi siamo ancora più strenui sostenitori e pensiamo anche ai benefici che conseguiremmo in termini di attrattività e competitività”.