Vigili del fuoco al lavoro a Casamicciola per tutta la notte alla ricerca dei cinque dispersi della frana di Ischia. Scavando a mani nude decine di vigili hanno cercato le cinque persone che ancora mancano all’appello, dopo il ritrovamento dei sette cadaveri, tra cui un neonato di neppure tre settimane, trovato tra le braccia della sua mamma.
Le squadre hanno continuato a cercare, soprattutto nel punto in cui è stata trovata la bambina con il fratello, perché è molto probabile, “che in quel punto ci siano gli altri dispersi”, come ha detto il capo della comunicazione dei Vigili del fuoco Luca Cari, che si trova sul posto. Ma è complicato “perché quella zona si raggiunge solo a piedi – spiega Cari – Non possono arrivare né mezzi né ruspe e neppure escavatori. Si può raggiungere solo a piedi”.
Poi aggiunge: “Abbiamo cominciato a liberare le strade per consentire il passagio dei mezzi di soccorso, ma qui non riusciamo a usare bobcat o escavatori”. Dunque, i vigili del fuoco stanno portando sul luogo “attrezzature da taglio più pesanti, perché ci sono dei solai e dei tetti di cemento, ed è tutto sommerso dal fango”.
Ma nella notte le difficoltà “sono ancora maggiori, è complicato muoversi, perché il fango è molto alto e si affonda”, dice ancora Luca Cari. Sono in tutto 150 i vigili del fuoco al lavoro, “ma non solo sulle operazioni di ricerca, stiamo portando anche assistenza popolazione e recupero dei beni”.
Anche i sommozzatori dei Vigili del fuoco riprenderanno questa mattina le immersioni nel mare antistante Casamicciola “per verificare se c’è qualcuno nelle autovetture trascinate”, dalla frana che ha colpito la zona, come spiegano. Oggi inizierà anche la ricerca strumentale, con ecoscandagli per “verificare se si trovano dei corpi”.
Al lavoro sul posto anche esperti Tas, Topografia applicata al soccorso, dei Vigili del fuoco. “Con i droni è stata fatta una mappatura dell’area della frana – il capo della Comunicazione dei Vigili del fuoco -. Hanno sovrapposto le immagini vecchie con quelle attuali, per capire quali siano le case che non ci sono più perché portate via dalla frana”.