(Adnkronos) –
Volodymyr Zelensky ha visitato Bakhmut nella regione del Donetsk, dove ha incontrato e premiato i militari. Lo rende noto l’uffico stampa della presidenza ucraina, aggiungendo che il “capo dello Stato è arrivato senza annunciare precedentemente la visita”.
Bakhmut è al momento il campo di battaglia nel quale si svolgono le azioni di guerra più intense fra ucraini e russi con bombardamenti in corso da settimane da parte di quest’ultimi.
IL VIDEOMESSAGGIO – La Russia, aveva detto in un videomessaggio Zelensky, sta facendo la guerra contro l’Ucraina perché alcuni al Cremlino non sanno ammettere gli errori e hanno paura della realtà. “Bakhmut rimane il punto più caldo dell’intera linea del fronte, con più di 1.300 chilometri nei quali le ostilità sono in atto” dice. “Da maggio, gli occupanti hanno cercato di rompere la linea del fronte, ma il tempo passa e Bakhmut resiste non solo all’esercito russo, ma anche ai mercenari russi venuti a rimpiazzare i militari perduti”. “La Russia ha già perso quasi 99mila dei suoi soldati in Ucraina. Un giorno ci saranno 100mila perdite fra gli occupanti – ha aggiunto Zelensky -. Per cosa? Nessuno a Mosca ha una risposta a questa domanda. Stanno conducendo una guerra e sprecando la vita delle persone – altre persone, non i loro cari, non le loro stesse vite, ma altre, e solo perché qualche gruppo al Cremlino non sa ammettere gli errori ed è terribilmente spaventato dalla realtà”.
“La realtà parla da sola – aggiunge -. Ringrazio tutti i nostri combattenti che stanno eroicamente tenendo Bakhmut, Soledar, Avdiivka, Maryinka, Kremin e l’intera regione del Donbass, che prima dell’arrivo della Russia era una delle più forti in Ucraina e che la Russia sta distruggendo. Anche tale crudeltà non darà nulla al nemico”.
CIVILI UCRAINI MORTI – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha confermato la morte di 6.826 civili e il ferimento di 10.759 in Ucraina a seguito dell’invasione su vasta scala della Russia. Questi i dati al 18 dicembre diffusi dell’organizzazione, secondo cui la maggior parte delle perdite registrate sono state causate dall’uso dell’artiglieria pesante, di razzi e attacchi aerei.
L’Unhr sottolinea che il bilancio reale delle vittime è molto più alto perché ci sono ritardi nel ricevere informazioni da alcuni luoghi dove sono in corso i combattimenti e molti rapporti devono ancora essere confermati. “Ciò vale, ad esempio, per gli insediamenti di Mariupol (regione di Donetsk), Izyum (regione di Kharkiv), Lysychansk, Popasna e Severodonetsk (regione di Luhansk), dove, secondo i rapporti, si sono verificati numerosi casi di morte o ferimento di civili”, si legge nella nota.
PERDITE RUSSE – La Russia ha perso nell’ultimo giorno 500 uomini, facendo salire a 99.230 le vittime fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 99.230 uomini, 2.995 carri armati, 5.974 mezzi corazzati, 1.960 sistemi d’artiglieria, 410 lanciarazzi multipli, 212 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 281 aerei, 266 elicotteri, 4.599 autoveicoli, 16 unità navali e 1.653 droni.