Lo scrivo a seggi chiusi e precisando che non sono andato a votare. Più volte in questi giorni mi è stato chiesto se e per chi avrei votato alle primarie del Pd. Sempre ho risposto che la cosa non mi riguardava.
E mi riguardava ancora meno quando a chiedermi come e dove si poteva votare erano amici da sempre schierati con i partiti del centrodestra. Oggi, in particolare uno, mi ha spiegato la motivazione per cui andava a votare appena finito un impegno che avevamo insieme: così noi governeremo per dieci anni perché certo io vado a votare per il peggior candidato del Pd ossia per chi questa garanzia me la dà.
Domanda ai grandi esperti di primarie e di politica della sinistra: siccome questa non è certo la prima volta che capita una cosa del genere siamo sicuri che le primarie siano lo strumento migliore per scegliere una guida? Che sia un segretario (ho perso il conto di quanti ne sono stati cambiati) o un sindaco?
Domenico Mugnaini (Direttore Toscana Oggi)