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A Roma la Giornata Mondiale Ingegneria, presto primo museo a impatto quasi Zero

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(Adnkronos) – Nella splendida cornice del Chiostro di San Pietro in Vincoli, a due passi dal Colosseo, si è celebrata per la prima volta a Roma la Giornata Mondiale dell’Ingegneria per lo sviluppo sostenibile indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione la Scienza e la Cultura. Promossa dalla Consulta della Cultura del Municipio Roma IX Eur insieme alla Facoltà di Ingegneria della Sapienza, l’iniziativa – che è inserita nel calendario ufficiale dell’Unesco – si è proposta di stimolare e migliorare la comprensione pubblica sulla centralità dell’ingegneria e della tecnologia nella vita moderna e di quanto siano fondamentali per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Al brainstorming, oggi alla Facoltà di Ingegneria, si è parlato del Rapporto Mondiale sull’Ingegneria, del ruolo degli ingegneri nel raggiungimento degli obiettivi delle Nazioni Unite e dell’universo femminile nell’ingegneria italiana.  

E su questo punto il rapporto del Consiglio Nazionale degli Ingegneri vede proprio l’Italia all’avanguardia tra i Paesi industrializzati. Di rilievo globale, inoltre, la prospettiva dei due ambiziosi progetti di intervento all’Eur presentati in anteprima: un progetto illustrato dall’ingegnere Massimiliano Ricciardi del nuovo Acquario di Roma che punta a far diventare la struttura anche un Hub di ricerca e formazione sulle tecnologie per salvare il Mediterraneo; il secondo progetto vuole rendere il Museo Storico della Comunicazione il primo museo al mondo prossimo al consumo zero. E’ questo un intervento ad alta innovazione ideato dall’artista e innovatore di tecnologie energetiche Geo Florenti.  

Florenti ha delineato un imponente spazio espositivo di circa 3.500 metri quadrati di proprietà del ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), all’interno del complesso ministeriale dell’Eur, il cui patrimonio è stato dichiarato ‘di interesse culturale e sottoposto a tutela’ dal Ministero della Cultura. Inaugurato nel 1982 il Museo Storico della Comunicazione, unico in Italia, rappresenta infatti tutte le vicende che hanno contrassegnato le innovazioni tecnologiche nel mondo delle telecomunicazioni ma racconta anche le vicende storiche e culturali di grandi inventori, a partire da Marconi. Geo Florenti – che ha focalizzato la sua ricerca sui legami esistenti tra creazione artistica, ricerca scientifica ed ecosostenibilità – si cimenterà ora sul progetto esecutivo del Museo Hybrid. 

Florenti ha spiegato che “gli attuali problemi causati dalla crisi energetica e di materie prime, con il blocco delle produzioni asiatiche, renderanno sempre più difficile l’impostazione di progetti per mancanza di tecnologie convenzionali. Per garantire alla Specie i servizi energetici primari ai quali è stata abituata è necessaria una rapida sostituzione delle tecnologie energetiche convenzionali, puntando necessariamente su soluzioni totalmente inedite, ed ecocompatibili, di facile realizzazione a Km 0 passando ad impiegare nelle componentistiche solo minime quantità di eco-materie prime attraverso processi di produzione a impatto zero”.  

Le inedite soluzioni tecnologiche proposte in Museo Hybrid mettono in luce, e in modo razionale, alcuni necessari cambiamenti radicali nelle tecnologie energetiche convenzionali che, da più di un secolo, sono rimasti inalterati. Con la sua ricerca Geo Florenti apporta una profonda rivisitazione dei sistemi energetici ed illuminotecnici dei musei ma che si possono applicare anche a tutti gli immobili. La giornata di lavori ha avuto come padrone di casa il professor Marco Ferrero, membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca in Ingegneria dell’Architettura e dell’Urbanistica, responsabile scientifico di vari programmi di ricerca. Ferrero ha annunciato la volontà di indirizzare alcune tesi di Laurea proprio agli aspetti progettuali ed esecutivi delle innovative tecniche ideate da Geo Florenti, mentre diversi studenti hanno manifestato con entusiasmo nel poter realizzare il progetto pilota Museo Hybrid.  

Alla mattinata al Chiostro di San Pietro in Vincoli hanno partecipato anche esponenti del Polo Culturale del Ministero delle Imprese del Made in Italy (Mimit), di Eur Culture e della Ambasciata della Romania. Secondo gli organizzatori della Giornata, le innovative soluzioni proposte nel corso dei lavori comportano un abbattimento maggiore del 90% rispetto all’attuale consumo energetico. Le innovative soluzioni presentate in occasione del World Engineerig Day non riguardano solo l’illuminazione – di edifici, strade, piazze, parchi, giardini, semafori, tunnel, aeroporti, impianti ferroviari, panchine dei bus e stazioni delle metropolitane, dalla cartellonistica pubblicitaria alle insegne luminose, alberi di natale e luminarie – ma, è stato sottolineato, “rappresentano soluzioni in grado di intervenire sugli impianti” di riscaldamento e aerazione.  

“L’obiettivo Net Zero fissato dall’Unione Europea per raggiungere un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di carbonio entro il 2050 applicando queste soluzioni potrebbe essere raggiunto molto prima” ha sottolineato Massimo Gazzè, presidente del Comité Européen des Journalistes e della Consulta della Cultura del Municipio Roma IX Eur – “Sono particolarmente orgoglioso – ha aggiunto- di questa soluzione tecnologica ideata da un artista che ha mosso i primi passi nel nostro territorio”. “Se Roma sarà presto la prima città al mondo ad aver realizzato un museo prossimo al consumo energetico Zero, il mio auspicio è che proprio una culla di antica civiltà come la nostra amata Città eterna divenga una moderna Capitale interculturale e tecnologica” ha detto inoltre Gazzè.  

La Consigliera dell’Ambasciata di Romania Ranuca Eclemea ha rilevato inoltre che come Geo Florenti sia originario della Transilvania, terra da millenni vicina alla cultura e alla civiltà romana, che vede Timisoara, Capitale europea della Cultura 2023, come la prima città d’Europa ad avere realizzato l’illuminazione stradale elettrica. La Consigliera Eclemea ha ricordato come a Ploiești sia invece sorta la prima raffineria industriale di petrolio al mondo e come la cittadina romena Elisa Leonida Zamfirescu sia considerata la prima donna ingegnere al mondo.  

La Giornata Mondiale delll’Ingegneria di Roma si è conclusa con il lancio della Call agli studenti di ingegneria in vista della prossima edizione del Concorso Globale indetto dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Già fissato infine l’appuntamento per l’edizione 2024 della Giornata Mondiale dell’Ingegneria che sarà celebrata il 4 marzo dell’anno prossimo, sempre alla Sapienza.