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Sud Corea, settimana lavorativa di 69 ore: la proposta accende la protesta

Adnkronos
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(Adnkronos) – Una settimana lavorativa ‘lunga’, da 69 ore. E’ la proposta del partito al governo della Corea del Sud, guidato da Yoon Suk Yeol, che secondo quanto riporta il ‘Guardian’, ha portato a numerose proteste da parte dei giovani. Le nuove generazioni sostengono che l’aumento delle ore metterebbe a rischio la loro salute e inciderebbe sul tasso di natalità. Pioggia di critiche anche dai partiti di opposizione e dai sindacati secondo cui questa riforma “fa diventare legale una giornata lavorativa dalle nove del mattino a mezzanotte” in un Paese già noto per la sua cultura del lavoro stakanovista.  

I sudcoreani hanno lavorato in media 1.915 ore nel 2021, ovvero 199 ore in più rispetto alla media dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, secondo le più recenti prospettive occupazionali dell’Ocse, e 566 ore in più rispetto ai lavoratori in Germania. 

Yoon aveva sostenuto l’aumento per dare maggiore flessibilità ai datori di lavoro. 

Il governo aveva intenzione di aumentare l’orario di lavoro settimanale massimo a 69 ore dopo che i gruppi di imprese si erano lamentati del fatto che l’attuale limite di 52 ore rendeva difficile il rispetto delle scadenze. Ma le proteste dei Millennial e della Generazione Z del Paese hanno spinto il presidente, Yoon Suk-yeol, a ordinare alle agenzie governative di riconsiderare la misura.  

Il piano è stato anche criticato perché non al passo con altre grandi economie, tra cui la Gran Bretagna, dove dozzine di aziende hanno provato l’anno scorso una settimana di quattro giorni che, secondo chi osteggia la riforma, ha portato a una produttività simile o migliore e a un aumento del benessere del personale. Il ministro del Lavoro, Lee Jung-sik, aveva sostenuto che l’innalzamento del limite settimanale a 69 ore avrebbe consentito alle donne che lavorano di accumulare più ore di straordinario in cambio di ferie successive da utilizzare per impegni familiari e di assistenza. “Introdurremo misure audaci per aiutare a ridurre l’orario di lavoro durante la gravidanza o durante l’educazione dei figli”, ha detto Lee la scorsa settimana, quando gli è stato chiesto se l’aumento avrebbe aiutato ad alleviare la crisi della fertilità.  

I gruppi di donne, tuttavia, hanno sostenuto che la misura danneggerebbe le madri che lavorano. “Mentre gli uomini lavoreranno per lunghe ore e saranno esentati dalle responsabilità e dai diritti di cura, le donne dovranno svolgere tutto il lavoro di cura” ha affermato in una nota la Korean Women’s Associations United.