(Adnkronos) – La bozza del decreto della Pubblica Amministrazione prevede circa 3mila assunzioni. Nello specifico sono previste 301 assunzioni al ministero dell’Interno, 11 al ministero della Cultura, 20 al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, 210 al ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, 103 al ministero dell’Agricoltura, 4 al ministero dell’Ambiente, 2 al ministero per le imprese e made in Italy, 141 al ministero del Turismo, 49 al ministero della Salute. Quindici assunzioni all’Anvur, 102 all’Avvocatura dello Stato, 72 all’Agenas, 112 alla presidenza del Consiglio. Tra il 2023 e il 2028 sono previste anche 915 assunzioni nelle forze dell’ordine.
CLIMA – “Al fine di consentire una più efficace partecipazione italiana agli eventi e ai negoziati internazionali sui temi ambientali, ivi inclusi quelli sul cambiamento climatico, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale nominano l’inviato speciale per il cambiamento climatico” prevede la bozza del dl Pa.
OSSERVATORIO NAZIONALE LAVORO PUBBLICO – Nasce, presso il dipartimento della Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico con il compito di promuovere lo sviluppo strategico del Piano e le connesse iniziative di indirizzo in materia di lavoro agile, innovazione organizzativa, misurazione e valutazione della performance, formazione e valorizzazione del capitale umano, nonché di garantire la piena applicazione delle attività di monitoraggio sull’effettiva utilità degli adempimenti richiesti dai piani non inclusi nel Piano Integrato di attività e organizzazione (Piao), anche con specifico riguardo all’impatto delle riforme in materia di pubblica amministrazione. Con decreto del ministro per la Pubblica Amministrazione, da adottare entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, sono definiti la composizione, e il funzionamento dell’Osservatorio. All’istituzione e al funzionamento dell’Osservatorio si provvede nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. La partecipazione all’Osservatorio non comporta la corresponsione di emolumenti, compensi, indennità o rimborsi di spese comunque denominati.
ENIT SPA – Nasce Enit Spa, con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro. E’ quanto prevede una bozza del Dl Pa. Le azioni sono attribuite al ministero dell’Economia che “esercita i diritti dell’azionista”. “Al fine di rendere più incisiva e razionale l’attività di supporto svolta da Enit – Agenzia nazionale per il turismo che tenga conto delle specificità del settore e delle potenzialità dell’offerta turistica nazionale, così da potenziarne la attrattività anche attraverso adeguate forme di destagionalizzazione, diversificazione dell’offerta, valorizzazione mirata di strutture e siti con spiccata vocazione verso tali forme di domanda turistica, nonché formazione specialistica degli addetti ai servizi e sviluppo di un ecosistema digitale per la più efficiente e razionale fruizione dei beni e servizi offerti in tali settori, il ministero del Turismo – si legge nella bozza del provvedimento – è autorizzato a costituire una società per azioni denominata ‘Enit Spa’ con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro. Le azioni sono attribuite al ministero dell’Economia e delle Finanze che esercita i diritti dell’azionista”.
La società, si legge nella bozza, “è amministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre membri, designati dal Ministro del turismo, di cui uno con funzioni di presidente e uno con funzioni di amministratore delegato. Il presidente del collegio sindacale della società è designato dal Ministro dell’economia e delle finanze e gli altri due componenti dal Ministro del turismo”. Enit spa “può stipulare convenzioni anche con le regioni, le province autonome che possono apportare loro risorse al capitale della società tenuto conto del piano industriale della società e previa autorizzazione del Ministero del turismo, che comunque conserva il controllo e i poteri di direzione e coordinamento della società”. Dalla data di entrata in vigore del presente decreto l’ente pubblico Enit- Agenzia nazionale del turismo è soppresso e le relative funzioni sono esercitate dalla società Enit spa. “Tutti i rapporti attivi e passivi esistenti alla predetta data, come risultanti dalle scritture contabili, nonché tutte le risorse finanziarie e strumentali sono trasferiti al Ministero del turismo”, si legge ancora. Il personale a tempo indeterminato, nonché quello a tempo determinato in servizio presso Enit – Agenzia nazionale per il turismo alla data di entrata in vigore del presente decreto “viene contestualmente trasferito in Enit spa in ragione delle medesime funzioni esercitate dall’ente, con mantenimento del trattamento economico complessivo in godimento”.