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Pasta, prezzi alle stelle e rincari a raffica: convocata Commissione di allerta

Adnkronos
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(Adnkronos) – Prezzi della pasta alle stelle. Il ministro delle Imprese Adolfo Urso ha dato mandato al Garante per la Sorveglianza dei Prezzi, Benedetto Mineo, di convocare la Commissione di allerta rapida per analizzare la dinamica del prezzo della pasta che nel mese di marzo ha fatto registrare un aumento del 17,5% rispetto all’anno precedente in un contesto caratterizzato dalla riduzione del prezzo della materia prima e dalle dinamiche variabili dei costi dell’energia e degli altri fattori di produzione. E’ quanto si legge in una nota del dicastero di via Molise. E’ la prima riunione della commissione creata con il Decreto trasparenza convertito in legge dal Parlamento in data 10 marzo. La riunione è convocata il prossimo 11 maggio alle ore 14.30 al Mimit. Il nuovo organismo di monitoraggio è composto, tra gli altri, da rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, dalle autorità competenti e dalle associazioni di categoria e dei consumatori. 

LE REAZIONI – Il grano duro per la pasta viene pagato in Italia circa 36 centesimi al chilo ad un valore che non copre i costi di produzione ed è inferiore di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo scorso anno mentre il prezzo della pasta è aumentato il doppio dell’inflazione, afferma la Coldiretti, per la quale “è bene fare chiarezza”. I prezzi medi al consumo, prosegue Coldiretti, “secondo l’Osservatorio del ministero del Made in Italy variano per la pasta da 2,3 euro al chilo di Milano ai 2,2 euro al chilo di Roma, da 1,85 di Napoli a 1,49 euro al chilo di Palermo”. 

Per il Codacons bene la convocazione della Commissione di allerta rapida sui prezzi annunciata oggi dal Mimit ma sui prezzi della pasta dovrà intervenire anche l’Antitrust allo scopo di fare chiarezza su possibili fenomeni speculativi. Il Codacons annuncia per domani la presentazione di un esposto all’Antitrust relativo proprio ai listini al dettaglio della pasta in Italia. 

Il prezzo della pasta arriva fino a 2,44 euro al kg, con rincari medi del 25,3% nelle principali città italiane, denuncia Assoutenti, che definisce ”una vittoria” la convocazione della Commissione di allerta rapida sui prezzi da parte del Mimit. “Ad aprile abbiamo segnalato alcune anomalie nell’andamento dei prezzi al dettaglio della pasta in Italia”, spiega il presidente Furio Truzzi. In base al dossier realizzato da Assoutenti, la pasta ha subito, nell’ultimo anno, ”rincari fortissimi che non sembrano giustificati dalle quotazioni del grano”. 

“Attendiamo fatti. Urge una riduzione dei prezzi. Temiamo, viste le denunce ripetute fatte nei secoli, che la moral suasion serva molto a poco, anche se ovviamente speriamo di sbagliarci”, afferma il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona. “Fino a che la speculazione non sarà definita come una pratica scorretta, si avranno sempre le armi spuntate contro i prezzi troppo alti, salvo vi siano prove di abusi di posizioni dominanti o di intese restrittive della concorrenza”, scrive in una nota il presidente.