I pm di Milano Stefano Civardi e Silvia Bonardi hanno chiesto la condanna a 5 anni e 6 mesi per l’eurodeputata Lara Comi. La donna, in casa Forza Italia, è coinvolta nell’inchiesta ‘Mensa dei poveri’ su un presunto giro di tangenti.
Era stata arrestata per corruzione, finanziamento illecito e truffa nell’indagine che il 7 maggio 2019 aveva portato a 43 misure cautelari. Una sessantina le persone a processo con richieste di pena fino a oltre 9 anni.
L’indagini della Guardia di finanza riguardava, tra gli altri, l’allora consigliere lombardo Fabio Altitonante (richiesta 3 anni e 3 mesi). Ma anche l’allora candidato alle Europee e consigliere comunale in quota FI Pietro Tatarella (7 anni la richiesta) e l’ex deputato Diego Sozzani (chiesti 2 anni per finanziamento illecito).
Pesante la richiesta per l’imprenditore Daniele D’Alfonso (9 anni e 10 mesi). La vicenda ha al centro un presunto “sistema” di mazzette, appalti, nomine pilotate e finanziamenti illeciti in Lombardia, di cui il presunto burattinaio sarebbe stato Nino Caianiello, ex coordinatore varesino azzurro, che insieme ad altri indagati ha patteggiato tempo fa.