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Alluvione Emilia Romagna, Musumeci: “Fino a 900 euro a famiglie sfollate”

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(Adnkronos) –
Fino a 900 euro alle famiglie sfollate in seguito all’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna. A farlo sapere è il ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare, Nello Musumeci, nel corso dell’informativa urgente alla Camera. ”Tra le misure di immediato sostegno adottate è prevista l’assegnazione ai nuclei familiari la cui abitazione principale sia stata distrutta in tutto o in parte o sia stata sgombrata in esecuzione dei provvedimenti delle autorità competenti di un contributo per l’autonoma sistemazione di 400 euro per i nuclei monofamiliari, 500 euro per i nuclei di due unità, 700 euro per quelli composti da tre unità, 800 per quelli composti da quattro unità, fino a un massimo di 900 euro mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più unità”, ha affermato.  

Le precipitazioni persistenti hanno provocato ”criticità a diverse aste fluviali con esondazioni con tracimazioni e rotture di argini che hanno interessato 23 fiumi per un’area di circa 58 km quadrati, oltre 300 frane e 500 strade chiuse per allagamenti e smottamenti – ha detto ancora Musumeci – L’intero reticolo idrografico della Romagna e di parte delle province Emiliane è andato in crisi in forma contestuale. I nuovi eventi hanno determinato una grave condizione di pericolo per le persone, oltre a esondazioni, frane e vaste aree della pianura coinvolte da allagamento e l’isolamento di diverse località. Sono state evacuate circa 23mila persone dalle loro abitazioni. Le frane attive sono circa un migliaio di cui 305 le più significative”. 

”Restano ancora chiuse 622 strade molte delle quali appartengono alla viabilità secondaria e alle strade provinciali e comunali. Complessivamente le infrastrutture viarie interessate dai disagi sono pari a 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nella provincia di Rimini”, ha fatto sapere ancora il ministro. 

E dopo aver rivolto ‘un pensiero alle 14 vittime, a cui si aggiunge la 15esima il cui decesso pare non essere legato all’alluvione”, ha aggiunto: ”Gli eventi del 16 maggio hanno coinvolto anche alcune porzioni del territorio di Marche e Toscana. Sono già in corso le attività tecniche, come richiesto dalle stesse Regioni, a cura della Protezione civile, per la valutazione dell’impatto che gli eventi hanno avuto, ai fini di deliberare lo Stato di emergenza anche in questi due territori”.  

Si impone una ”scelta ineludibile: la messa in sicurezza del territorio deve essere la priorità dell’agenda politica di questo governo”, ha affermato quindi. ”Dal 1968, anno del sisma che ha colpito la valle del Belice nella mia Sicilia in provincia di Trapani, a oggi l’Italia ha perso in eventi calamitosi oltre 5mila suoi cittadini e ha speso per la ricostruzione circa 165 miliardi di euro nei vari eventi sismici alluvionali franosi e di altra natura”, ha ricordato. 

”La nostra è una nazione propensa più a ricostruire che a prevenire ha sottolineato Musumeci – Certo calamità come quella che si è verificata in Emilia Romagna non possono essere evitate ma si possono e si debbono ridurre gli effetti disastrosi che l’evento produce e questo lo si deve fare attraverso una seria azione di prevenzione strutturale all’interno di un piano nazionale concepito in funzione di una strategia unitaria, che finora è mancata. In questa direzione sta lavorando il governo”.