“L’Emilia Romagna è una locomotiva, è doveroso farla ripartire”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni parlando al Festival dell’Economia a Trento. “Se si ferma noi non possiamo mantenere buoni i parametri macroeconomici che stiamo vedendo” aggiunge, assicurando che ”noi stiamo facendo tutto quello che si può fare…”.
“Ho trovato una realtà molto particolare quando sono andato a trovare i cittadini colpiti dall’alluvione” ricorda Meloni. Di solito in questi casi si prova rabbia, invece, ho trovato un popolo che stava lì a spalare fango e lo faceva con l’orgoglio negli occhi, dicendo ‘va bene, abbiamo un problema, lo risolveremo, ricostruiremo.’ Quando trovi cittadini che sanno di dover partire dalla loro capacità di dare una mano, a maggior ragione ti devi rimboccarti le maniche …”. ”Abbiamo fatto tutto quello che possiamo fare, stiamo facendo tutto quello che possiamo fare. Naturalmente questo è una parte dell’intervento, poi servirà altro per la ricostruzione” precisa.
“E’ stata preziosa la visita della Von der Leyen, perché una cosa è vedere i dati, una cosa è vedere di persona… Ovviamente attiveremo il Fondo di solidarietà, ma l’Ue può aiutarci con la flessibilità dei fondi, anche del Pnrr”.
“Il rapporto con Macron è improntato alla concretezza” dice a proposito delle ultime tensioni con la Francia. “Trovo divertente e anche un po’ infantile la lettura che si dà delle relazioni tra Italia e Francia”.
”L’ondata di maltempo è stata eccezionale. Complessivamente in 15 giorni è caduta metà di tutta la pioggia che cadrebbe mediamente in un anno… Oggi per noi non è ancora possibile avere una quantificazione complessiva dei danni che ovviamente sono ingenti” sottolinea il premier. “Sono caduti oltre 200 millimetri di pioggia in 36 ore, che si sono sommati ai 300 già caduti nello stesso territorio nella prima settimana di maggio. Così capiamo di cosa stiamo parlando. E’ stata un’ondata di maltempo eccezionale. Il bilancio lo conosciamo, è grave, in tema di vittime ed evacuati, di danni alle infrastrutture, alle case. Naturalmente lavoreremo sulle misure e anche sulle richieste da fare all’Ue”. ”Di fronte a una simile catastrofe -ha detto il presidente del Consiglio- serviva una risposta immediata e quella risposta è stata data con il Cdm dello scorso martedì, dove abbiamo varato i primi interventi per oltre 2 miliardi di euro. E io credo che vada ricordato, perchè è uno sforzo immane, che è stato fatto in praticamente 72 ore. Per questo ringrazio tutto il Cdm. Abbiamo poi esteso lo stato di emergenza a tutti i Comuni colpiti dall’alluvione. però ci siamo concentrati soprattutto per dare risposte immediate alle imprese, ai lavoratori, alle famiglie, agli studenti, al mondo della sanità. Abbiamo lavorato a 360 gradi per dimostrare che non ci saremmo voltati dall’altra parte, e non solo perché è doveroso nei confronti dei cittadini di una Regione, ma perché è importante per l’Italia nel suo complesso”.