(Adnkronos) – Yevgeny Prigozhin alla guida di una rivolta contro Mosca. Il leader del gruppo Wagner ha annunciato che le sue truppe hanno attraversato la frontiere e sono entrate a Rostov. “Ora stiamo entrando a Rostov – ha scritto su Telegram – le divisioni del ministero della Difesa, o meglio le reclute che sono state inviate per fermare il nostro cammino, si sono fatte da parte”. “Se qualcuno cercherà di fermarci, distruggeremo tutti”, ha aggiunto. Prigozhin ha poi affermato di aver preso il controllo di tutti i siti militari della città russa sul Don. In un video, il leader di Wagner ha detto che lui e il suo esercito sono nel quartier generale del distretto militare meridionale della città.
“Sono sotto controllo tutti gli obiettivi militari, compreso l’aeroporto”, afferma Prigozhin nel video pubblicato questa mattina, specificando che questo però non sta impedendo ai caccia russi diretti in Ucraina di continuare a decollare. “Gli aerei stanno decollando come previsto”, ha detto nel video. Queste affermazioni, insieme a quelle della presa del quartier generale militare della città di un milione di abitanti sul confine con l’Ucraina, non possono essere verificate in modo indipendente, e per il momento non ci sono commenti da parte del ministero della Difesa russo.
Ieri, l’Fsb ha annunciato che sta indagando Prigozhin per tentato golpe dopo che il capo di Wagner ha lanciato un appello per combattere contro la leadership militare russa accusata di aver attaccato le sue unità di mercenari, accuse che vengono rigettate da Mosca come false “provocazioni”.
Il leader di Wagner ha accusato ieri la leadership militare russa di aver ordinato attacchi sui suoi campi uccidendo un numero “enorme” di uomini. “Eravamo pronti a fare concessioni al ministero della Difesa, a consegnare le nostre armi e a trovare una soluzione per continuare a difendere il nostro paese”, ha detto facendo riferimento al dialogo con Mosca che intende acquisire il controllo delle formazioni di mercenari. “Ma questi porci non si sono fermati. Oggi hanno lanciato attacchi, colpendo i nostri campi con missili”, ha detto Prigozhin in una giornata ad altissima tensione. “Secondo i combattenti testimoni oculari, il colpo è stato sferrato da dietro, dai militari del ministero della Difesa russo. Questa creatura verrà fermata”, ha detto minacciando apertamente Shoigu. “Chi oggi ha colpito i nostri uomini e distrutto decine di migliaia di vite di soldati russi sarà punito”.
“Chiedo a tutti di rinunciare a qualsiasi forma di resistenza. Se qualcuno resisterò, lo considereremo una minaccia e lo distruggeremo subito. Questo vale anche per i blocchi che incontreremo sulle nostre strade e per ogni aereo che vedremo sopra le nostre teste”, ha proseguito. “Non intralciate il nostro cammino, dopo che avremo finito ciò che abbiamo iniziato torneremo al fronte per difendere la patria. Faremo i conti con chi annienta i soldati della Russia e torneremo al fronte: sarà ripristinata la giustizia per i soldati e poi per tutta la Russia”, ha detto. “Siamo 25.000 combattenti, capiremo perché c’è questo caos nel nostro paese. Chi vuole unirsi, lo faccia: dobbiamo porre fine a questo disastro. Questo non è un golpe militare, è una marcia di giustizia”.
Immediata la smentita del ministero della Difesa russo: “Tutti i messaggi e i video diffusi sui social network per conto di Yevgeni Prigozhin sul presunto attacco del Ministero della Difesa russo ai campi di Wagner non corrispondono alla realtà e sono una provocazione informativa”. Le Forze armate russe “continuano a svolgere missioni di combattimento sulla linea di contatto con le Forze armate ucraine nell’area dell’operazione militare speciale”.
Le dichiarazioni del fondatore del Gruppo Wagner sono alla base dell’apertura di un procedimento penale per incitamento alla rivolta armata. L’annuncio arriva dal Comitato nazionale antiterrorismo russo, che chiede a Prigozhin di cessare le azioni illegali.
“Le accuse diffuse per conto di Yevgeny Prigozhin non hanno fondamento. In relazione a queste dichiarazioni, l’FSB ha aperto un procedimento penale per incitamento a rivolta armata. Chiediamo l’immediata cessazione delle azioni illegali”, prosegue il Comitato nazionale antiterrorismo, citato dalla Tass.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha intanto fatto sapere che Vladimir Putin è stato informato della situazione intorno e che sono state adottate tutte le misure necessarie.