Si è conclusa con ipotesi di reato per 24 minori, l’indagine chiamata “Last Movida”. Tutto nasce quando una madre trova sul cellulare del figlio un gruppo su WhatsApp sul quale sarebbero circolati due video. Il contenuto a sfondo sessuale vedrebbe due ragazze dodicenni avere un rapporto con un ragazzo più grande (sempre minorenne). Gli altri ragazzi avrebbero incitato all’atto.
I filmati sarebbero stati registrati durante una festa di capodanno a casa di un quattordicenne, ideatore dell’evento e protagonista dei video. Alla festa avrebbero partecipato 17 ragazzi tra maschi e femmine, quasi tutti coetanei. Le uniche più giovani erano le due ragazzine di 12 anni. Secondo quanto appreso sembrerebbe che l’organizzatore avesse detto loro di mentire sull’età.
I FATTI
Una festa di capodanno creata ad hoc, per la quale i ragazzi avevano acquistato alcool, fumo, erba e i profilattici per i rapporti sessuali. Non solo i ragazzi del video avrebbero avuto rapporti sessuali, ma anche altri invitati sia in luoghi appartati che di fronte agli altri.
A quanto risulta dalle ricostruzioni, le due dodicenni avrebbero avuto rapporti sessuali con altri ragazzi. Questi ultimi avrebbero abusato della loro condizione di “inferiorità psichica, derivante dalla giovanissima età e dall’assunzione di sostanze alcoliche e stupefacenti”.
Tanti dei 24 minori indagati, però, lo sono in quanto hanno documentato il tutto con foto e video e li hanno diffusi via social. Numerosi i coetanei che hanno visto i video e che li hanno condivisi. Probabilmente incuranti dei danni che avrebbero potuto causare ai diretti interessati, oltre alle conseguenze penali.
I REATI IPOTIZZATI
A conclusione delle indagini preliminari, la Procura della Repubblica ha ipotizzato il reato di violenza sessuale aggravata dall’età e dalle condizioni di inferiorità psichica delle vittime nei confronti di 6 minori. Altri 3 sarebbero, invece, accusati di produzione, detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico.
Il reato di divulgazione di materiale pedopornografico è stato ipotizzato anche nei confronti di altri 15 ragazzi. Loro, anche se non hanno partecipato alla festa, hanno diffuso i video, agevolando la “viralità”.
COSA DICE IL DIRITTO
Riguardo alla violenza sessuale, la norma considera non punibili gli atti sessuali tra minorenni solo se liberamente compiuti. Solo, però, se il più piccolo tra i due ha compiuto almeno 13 anni e la differenza di età tra i minori non sia superiore a 4 anni.
L’indagine è stata condotta dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale per la Toscana. E’ stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze, che ha consentito di identificare e indagare, a vario titolo, 24 minorenni, per violenza sessuale aggravata commessa in danno di due dodicenni, produzione, detenzione e divulgazione di materiale di pornografia minorile.