di Elisabetta Failla
La Sala del Torriano nel Chianti Classico è situata nei pressi di Montefiridolfi, vicino a San Casciano e a Firenze. È un insediamento antico che fu prima fortificazione romana e poi castello nel medioevo. In un atto del 1217, infatti, si parla di “Torniano” come di “un castello venduto al Vescovo di Firenze con la terra, i borghi, tutti coloni, gli affittuari, gli uomini di ogni ceto con i loro genitori, figli, discendenti, servi, ed i beni posseduti nella corte e distretto”. Successivamente la tenuta è appartenuta anche alla famiglia dei Medici.
Attualmente è di proprietà di Francesco Rossi Ferrini ed è una realtà virtuosa ed attenta alla natura, l’azienda è infatti certificata biologica dal 2020, in cui si intrecciano le storie di due cantine prime separate ed adesso, invece, facenti parti di un unico progetto: la Sala ed il Torriano.
Il Torniano, divenuto poi Torriano, è l’azienda storica della famiglia materna di Francesco Rossi Ferrini. Suo nonno Piero Cateni la acquistò nel 1937 per allevare la vigna e vendere l’uva, e con essa riuscì a contribuire alla valorizzazione ed all’affermazione del territorio vinicolo di Montefiridolfi e l’azienda è socia del Consorzio del Chianti Classico dal 1941.
Dal 2010 il Torriano, 22 ettari vitati sulle colline di Montefiridolfi, è gestita da Francesco che, con l’acquisizione di La Sala a pochi chilometri dall’azienda di famiglia ha ampliato la proprietà, che oggi può contare su 75 ettari totali costituiti da boschi, 3000 piante di ulivi e 34 ettari di vigneti che hanno un’età media di 15 anni. Degli ettari vitati oltre l’80% è coltivato a sangiovese mentre il restante 20% vede sia vitigni internazionali, ovvero merlot e cabernet sauvignon, sia varietà autoctone come colorino e pugnitello. Qui Francesco Rossi Ferrini è riuscito a realizzare il suo sogno di produrre vini di qualità rispettando la natura ed il territorio. Del team fanno parte Stefano Di Blasi, il consulente esterno dal 2010, e Ovidio Mugnaini che è l’enologo e l’agronomo interno.
La Sala fin dal 1981 ha tenuto alto il nome del Chianti Classico di San Casciano a livello nazionale ed internazionale, ottenendo importanti premi e riconoscimenti a fianco dei più grandi vini italiani.
Il corpo della struttura è una torre medievale, attorno alla quale sono state costruite la fattoria e la cantina. La Sala del Torriano è infatti costituita da due corpi aziendali distinti: Il Torriano, posto in località Montefiridolfi, e La Sala, in località Sorripa.
Le viti affondano le radici in terreni omogenei composti da depositi alluvionali con una discreta pietrosità, depositi antichi e con maggiore pietrosità nel caso del Torriano e depositi fini e ricchi di calcare, invece, nell’areale della Sala. I vigneti di La Sala sono posti tra i 150 ed i 220 m slm, mentre quelli di Il Torriano, inseriti all’interno del meraviglioso crinale di Montefiridolfi e quasi interamente esposti a sud e sud-est, sono tra i 250 ed i 350.
Queste differenze permettono un’ampia possibilità di scelta nella creazione in cantina dei blend. I vini che si ottengono da La Sala sono particolarmente minerali e freschi, mentre quelli prodotti nei vigneti del Torriano sono maggiormente strutturati e dai colori più intensi. La complementarietà dei due diversi microclimi permette sempre di ottenere vini dalla forte identità territoriale e di grande equilibrio ed eleganza.
L’obiettivo aziendale, soprattutto grazie a pratiche attente ed ecosostenibili in vigna ed in cantina, è quello di crescere ogni anno a livello qualitativo, producendo così vini freschi ed eleganti che sono espressione del Chianti Classico di San Casciano Val di Pesa.
La Sala del Torriano ama il bello e l’arte. Ne sono esempio le etichette della Gran Selezione, della Grappa e del Vin Santo realizzate dall’artista toscano Silvano Campeggi, in arte Nano, scomparso nel 2018, che ha dipinto tutti i cartelloni del grande cinema Americano in Italia tra cui Colazione da Tiffany, Casablanca e Via col Vento.
A completare l’azienda c’è anche l’agriturismo il Torriano che si trova a 700 metri dal paese di Montefiridolfi, nel punto più alto della strada panoramica che dal Castello di Bibbione porta a Tignanello.
La produzione comprende solo vini rossi, perché i terreni non sono vocati a produrre vini bianchi, ovvero Chianti Classico Annata, Chianti Classico Riserva, Chianti Classico Gran Selezione, Rosso di Toscana Igt 70% Merlot e 30% Cabernet Sauvignon e Rosso di Toscana Igt 100% pugnitello, oltre a l’Olio Extravergine di Oliva Chianti Classico Dop Biologico.
Per quanto riguarda i vini l’azienda da molta importanza alla selezione delle uve in vigna che vengono raccolte manualmente.
Nell’occasione della visita a La Sala del Torriano abbiamo degustato:
La Sala Chianti Classico Docg 2016. Prodotto in 30 mila bottiglie con 95% sangiovese e 5% merlot. Dopo una breve macerazione in acciaio, affina per 14 mesi 50% in botte grande non tostata di rovere francese e 50% in piccoli serbatoi di acciaio a temperatura controllata. L’affinamento prosegue poi in bottiglia dai 6 ai 12 mesi. Di colore rosso rubino con riflessi violacei ha un profumo intenso di fiori rossi e di viola, di ciliegia e frutti rossi, prugna e agrumi, delicati sentori speziati, leggere note balsamiche, di tabacco e caffè. Al gusto il vino è morbido e fresco, acido, i tannini sono delicati ma presenti, ha un finale persistente con un retrogusto di ciliegia, agrumi e spezie dolci. Un vino equilibrato che è davvero espressione del territorio del Chianti Classico a San Casciano.
La Sala Chianti Classico Docg 2015. Prodotto con 90% sangiovese e 10% merlot, è di colore rosso rubino intenso. Al naso si sentono la ciliegia matura, i frutti rossi, la prugna secca, note agrumate, di fiori d’arancio, vaniglia, sottobosco e leggeri sentori balsamici. Al gusto è morbido, piuttosto corposo, con tannini eleganti, fresco, sapido e con un finale lungo e persistente. Anche questo un vino elegante e fresco. Piacevole da gustare.
La Sala Chianti Classico Docg 2014. Questa è stata un’annata davvero complicata, simile alla 2023. Inverno caldo con le vigne che hanno germogliato in anticipo, primavera abbastanza siccitosa ed estate piovosa. In più l’arrivo della peronospera e la maturazione in ritardo dell’uva ha reso il lavoro in vigna complicato. Tant’è che furono selezionati solo 7 ettari da vendemmiare. Il vino è stato prodotto con 85% di sangiovese e 15% di merlot. Di colore rosso rubino con riflessi violacei al naso mostra sentori floreali di violetta, seguiti da note fruttate di ciliegia e prugna e di marasca, completati da sfumature speziate e leggermente balsamiche. Al gusto appare ben equilibrato, rotondo con tannini setosi e delicati, fresco, sapido e persistente.
Il Torriano Chianti Classico Gran Selezione Docg 2018. Questo vino è prodotto con sangiovese in purezza con uve selezionate da un singolo vigneto di 1,5 ettari in circa 5 mila bottiglie Dopo la raccolta manuale vengono utilizzati utilizzo di lieviti indigeni per la fermentazione che dura circa due settimane. Macera per tre settimane a temperature controllate e affina per 30 mesi in una singola botte di rovere francese non tostata. Quindi termina l’affinamento in bottiglia dai 6 ai 12 mesi. Di colore rosso rubino brillante, già al naso mostra tutta la sua eleganza. Si percepiscono sentori di rosa, amarena matura, frutti rossi e neri marmellatosi, prugna, note agrumate, balsamiche e di sottobosco. Al gusto è morbido, corposo, con tannini setosi e avvolgenti, equilibrati da una belle freschezza, acidità e persistenza con un finale sapido e speziato. Nonostante la sua struttura è un vino piacevole ed elegante da gustare.
Il Torriano Chianti Classico Gran Selezione Docg 2016. Forse l’annata migliore tra le Gran Selezioni degustate che affina 36 mesi in botte grande. Di colore rosso rubino intenso, anche in questo caso il vino mostra già al naso la sua eleganza: frutti rossi e neri maturi, ciliegia sotto spirito, note balsamiche, erbe aromatiche e spezie, in particolare il pepe bianco, leggeri sentori di tabacco. Al gusto conferma la freschezza e l’eleganza. Il vino è morbido, corposo, con tannini ruvidi e lunghi, acidità interessante e persistenza. Un vino che mostra anche la sua longevità ma anche la sua piacevolezza nella beva.
Il Torriano Chianti Classico Gran Selezione Docg 2015. Un’annata buona ma forse un po’ prevedibile questa che è comunque la prima Gran Selezione prodotta e che affina per 36 mesi in botte grande. La 2016 resta comunque a nostro parere l’annata migliore. Il colore è rosso rubino intenso, al naso si percepiscono note di ciliegia sotto spirito, frutti rossi e neri maturi, profumi di spezie tostate e balsamico e note boisé. Al gusto, seppur appaia elegante, è morbido, corposo fresco, sapido con tannini ancora un po’ acerbi. Paragonandolo alla 2016, sembra un vino più giovane tanto l’acidità è ancora spiccata. Buona la persistenza.
Cinque Filari Toscana Rosso Igt 2020. Un vino interessante e piacevole prodotto con pugnitello in purezza. La fermentazione dura circa due settimane in anfora di terracotta dell’Impruneta. Macera per almeno 8 settimane e le movimentazioni avvengono manualmente attraverso soffici follature. Affina almeno 12 mesi in due anfore di terracotta e circa sei mesi in bottiglia ed è prodotto in circa 10 mila bottiglie. Di colore rosso rubino intenso, al naso mostra una complessità di aromi: ciliegia marasca, frutti neri, mora e prugna, cannella, alloro, sottobosco con note terrose e leggermente minerali. Al gusto è leggero, fresco, sapido con tannini morbidi ed eleganti. Buona la persistenza e il retrogusto che riprende le note fruttate al naso.