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Covid, Galli: “Non è finito nulla, stop isolamento è atto politico”

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(Adnkronos) – “Non è finito nulla, forse solo nelle speranze di qualcuno ma non nelle certezze” e la scelta del Governo di mettere fine all’isolamento per i positivi al Covid “è solo un atto politico e non ha nessuna base scientifica”. Così all’Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, spiegando che in autunno si vaccinerà. “Ho fatto già 4 dosi e la malattia, ma ho una serie di comorbosità per cui farò la vaccinazione. E la consiglio agli anziani e ai fragili”.  

“E’ abbastanza discutibile che si decida di scaricare sugli ospedali determinate responsabilità – aggiunge Galli – il potere di isolare i positivi sarà deciso dalle direzioni sanitarie. Certi provvedimenti fanno scalpore ma dal punto di vista delle realtà dei fatti la situazione è, e sarà, diversa. Non sappiamo cosa potrà accadere in autunno, se una anziana contrae la malattia in corsia e muore di chi sarà la responsabilità?”. “Siamo un Paese molto vaccinato e in cui probabilmente la metà della popolazione ha contratto l’infezione – ha precisato – E’ evidente che la gravità dei quadri clinici, salvo cataclismi e la comparsa di varianti, non sarà elevatissima”. 

 

Intanto negli Usa gli scienziati, che da quattro anni seguono la pandemia, lanciano su Twitter l’hastag #CovidisNotOver preoccupati dall’avanzata di nuove varianti Sar-CoV-2, come EG.5, che sta portando ad aumento dei positivi e per la scelta dei governi di mettere fine alle misure anti-Covid. L’epidemiologo Eric Feigl-Ding, molto attivo sui social e con oltre 768mila follower, ha rilanciato la possibilità che negli Usa torni una nuova ondata di casi Covid. Secondo lo scienziati, che ha analizzato gli ultimi dati sulle ospedalizzazioni e i test positivi, è “molto probabile” l’arrivo di una ondata di casi per questo “è raccomandabile l’uso della mascherina”, scrive su Twitter.  

“Conosco più persone ora che hanno il Covid che in qualsiasi altro momento negli ultimi tre anni e mezzo – sottolinea Kimberly Prather, direttrice Center for Aerosol Impacts on Chemistry of the Environment di San Diego – È un periodo ad alto rischio in quanto sta aumentando la trasmissione, le persone abbassano la guardia e non si stanno testando o isolando”. Anche lo scienziato e divulgatore scientifico Eric Topol evidenzia che “senza la disponibilità vaccino booster aggiornato a XBB.1.5, non siamo pronti per EG.5.1, la variante in aumento a livello globale o per la prossima mutazione”.