Home ULTIM'ORA Manovra 2024, oggi vertice da Giorgia Meloni

Manovra 2024, oggi vertice da Giorgia Meloni

Adnkronos
142
0

(Adnkronos) – “Un antico proverbio filippino dice che se la coperta è corta, devi imparare a rannicchiarti…”. Un esponente della maggioranza riassume così, con una battuta, la ‘postura’ che i partiti di maggioranza dovranno assumere in vista di una Manovra 2024 che, stando alle previsioni, consentirà pochi margini di manovra, lasciando per lo più inappagati gli appetiti delle forze di centrodestra. Insomma, è il momento della responsabilità e della serietà, non certo quello di impuntarsi su misure ‘bandiera’: questo probabilmente il senso del ragionamento che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni farà oggi a Palazzo Chigi, quando alle 18.30 riceverà i capigruppo della coalizione. Ieri sera, invece, l’inquilina di Palazzo Chigi ha scelto di portare a cena i suoi parlamentari e ministri in un noto palazzo romano prima della ripresa dei lavori d’Aula. 

“I temi che portiamo al tavolo oggi? Lavoro, imprese, famiglie, natalità, sostegno ai redditi più bassi. Quello che diciamo dalla campagna elettorale”, spiega il capogruppo di Fdi, Lucio Malan, alla vigilia dell’incontro con la presidente del Consiglio. Una riunione che cade proprio mentre si accendono i motori della campagna elettorale per le europee del 2024. La Lega ha ripreso a cavalcare i suoi cavalli di battaglia a partire dall’autonomia, sulla quale il Carroccio, per usare le parole del ministro Roberto Calderoli, intende “tirare dritto”. Forza Italia, invece, è determinata a portare a casa taglio del cuneo fiscale e incremento delle pensioni minime.  

“I temi principali sono quelli della manovra, di concentrare le risorse per il cuneo fiscale, per la conciliazione lavoro-famiglia, per le imprese che in un momento come questo devono essere protagoniste della crescita”, afferma dal canto suo il leader di Noi Moderati Maurizio Lupi, aggiungendo che nella riunione di oggi non si parlerà della proposta di portare dal 4% al 3% la soglia di sbarramento per le Europee: una soluzione, già bocciata da Fi e Lega, che di certo avvantaggerebbe i piccoli partiti come quello di Lupi. “Non è un tema su cui fare le barricate”, afferma però il capo politico di Nm. “La maggioranza si confronterà su questo con le opposizioni, visto che è anche e soprattutto un argomento utile a loro”. 

Per il presidente dei deputati forzisti Paolo Barelli “il 4% previsto per legge per accedere alle elezioni europee” è “una soglia corretta e non da modificare. Non esiste al tavolo del centrodestra alcun dibattito sull’argomento”, taglia corto. Fratelli d’Italia, che in un primo momento aveva fatto filtrare il suo ‘placet’, adesso sembra più tiepida: “Nel momento in cui fosse formulata una proposta, esprimeremo la nostra posizione confrontandoci con i nostri alleati di governo. Comunque, la soglia di sbarramento al 3% non è una nostra priorità”, le parole del capogruppo FdI Malan. 

Sempre oggi, alle 11.30, a Palazzo Chigi si terrà il pre-Consiglio dei ministri, dove in preparazione del Cdm di giovedì verranno esaminati anche il dl Sud e il dl sicurezza con “misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”. Nell’ordine dei lavori, ai punti successivi, anche i decreti sul’adeguamento della normativa nazionale sulle cartolarizzazioni e sulla protezione degli animali durante l’abbattimento.  

L’impianto del ‘pacchetto sicurezza’, atteso sulla scrivania del prossimo (o comunque dei prossimi) Cdm, prevede misure che vanno dai rimpatri più facili e veloci dei migranti irregolari che hanno commesso reati fino a nuove norme su atti di criminalità urbana, baby gang, violenze commesse contro pubblici ufficiali. Il provvedimento dovrebbe contenere anche misure per il contrasto alla criminalità minorile, tra cui il ‘Daspo’ per l’allontanamento di minorenni da determinate aree urbane. Per quanto riguarda il dl Sud, invece, la bozza circolata nelle ultime ore contiene, tra le altre cose, l’istituzione a partire dal 1° gennaio 2024 di una Zes Unica che ricomprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna; un piano straordinario di riqualificazione di 30 milioni di euro per Caivano; interventi a favore di Lampedusa e Linosa per 45 milioni di euro.