(Adnkronos) – Si intitola ” SUDeFUTURI’, energie al sud tra storia e innovazione. Risorse, ostacoli e opportunità” il meeting internazionale giunto alla V edizione organizzato dalla Fondazione Magna Grecia iniziato oggi a Santa Maria di Castellabate. In tutto una tre giorni di dibattuti sui tanti futuri del Mezzogiorno e i settori strategici per la crescita. Riprendendo il lavoro di ricerca “Futuri del Mezzogiorno” realizzato dalla Fondazione Magna Grecia in collaborazione con la cattedra Unesco sugli Studi anticipatori, in questa edizione di Sud e Futuri verranno approfonditi alcuni settori strategici per la crescita del Sud Italia. La denatalità collegata allo spopolamento del territorio e al conseguente invecchiamento della popolazione, la rete dei collegamenti infrastrutturali con l’incremento e la facilità della mobilità, la capacità di attrarre gli investimenti, in particolare dall’estero, la messa a terra del soft-power di un patrimonio culturale unico al mondo e la sua complessità di gestione, sono alcuni degli elementi che, a seconda del loro sviluppo, condizionano il presente e determineranno il futuro positivo o negativo delle prossime generazioni.
Unire i puntini di una mappa strategica, sia contribuendo a capirne le dinamiche, i punti di forza e le debolezze intrinseche, sia collegando le forze sul campo in un dialogo costruttivo e di visione futura, è l’obiettivo ambizioso, ma possibile, dell’attività della Fondazione Magna Grecia e di Sud e Futuri. Gli incontri di oggi hanno stimolato un nostro studio – dichiara il presidente Fondazione Magna Grecia Nino Foti, il primo sull’influenza dei social sulla criminalità organizzata- con un report che ha avuto un grande successo e poi quello che stiamo facendo adesso sul cyber crime, su come le tecnologie influenzano le mafie. Accade che grandi scienziati agiscano per il male e contribuiscano a rendere il pianeta più pericoloso dal sud America alle nostre regioni del sud”, conclude Foti.
Alla prima giornata della V edizione di ” ‘SUDeFUTURI’, è intervenuto anche Fabio Insenga, vicedirettore Adnkronos, che ha dichiarato: “Il progetto demografica è un’iniziativa editoriale che parte dalla convinzione che sia necessario conoscere di più, informare meglio e far confrontare tutti i soggetti che concorrono all’andamento del trend demografico. È un progetto che abbiamo scelto di fare con una grande inchiesta giornalistica – continua Insenga – un’inchiesta aperta che aggiorniamo quotidianamente e che utilizza tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione: la produzione testuale, quella video, i podcast, i talk e gli eventi per fare in modo che di denatalità e trend demografico si parli nella maniera più corretta possibile”.