Solenne commemorazione da parte del Comune di Firenze e Fiesole di Lando Conti assassinato dalle Brigate Rosse il 10 febbraio del 1986 in un tratto della via Faentina, all’altezza dell’incrocio con via Togliatti dove stamani si è svolta la cerimonia con i Gonfaloni dei rispettivi comuni accompagnati dal presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani e dal sindaco di Fiesole Fabio Incatasciato. Erano presenti la moglie di Conti, Ghisa e i figli , i consiglieri Bianca Maria Giocoli (Fli) e Massimo Pieri (Udc) e alcuni ex amministratori come Adalberto Scarlino e Gianni Conti. “Per ognuno di noi che ricopre un incarico pubblico – ha detto il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani- ripensare a quest’uomo ucciso da un commando armato mentre stava recandosi come ogni lunedì in Consiglio comunale ci riempie di commozione. Conti fu una figura importante, un amministratore che svolse il suo ruolo in un periodo delicato guidando Firenze verso scelte di grande innovazione sul piano delle relazioni internazionali, negli anni appena precedenti alla caduta del Muro di Berlino. Ospitò intellettuali del dissenso e aprì la strada al gemellaggio con Cracovia dove Lando Conti si recò negli anni in cui si creò il fermento politico per l’ascesa di Lec Walesa. A Firenze – ha ricordato Giani- furono gli anni di una nuova programmazione urbanistica , quella della variante Fiat- Fondiaria”. Giani ha voluto sottolineare anche l’amicizia che legava Lando Conti a Giovanni Spadolini e lo sconcerto di quest’ultimo appena appresa la notizia della sua uccisione.