La “Berta” tornerà anche quest’anno ad illuminare a Rufina, la notte del sabato santo. Si celebra, come ogni anno dal 1937, a Rufina lo “Scoppio del Carro” , l’appuntamento, naturalmente è per il 30 marzo, sabato santo, a mezzanotte in punto. L’evento, organizzato dal Associazione per lo Scoppio del Carro in Rufina, con il patrocinio del Comune, è nato 76 anni fa per celebrare l’arrivo della pasqua con l’auspicio di un buon raccolto.
A mezzanotte precisa la colombina partirà dalla Chiesa di San Martino ed innescherà un bellissimo spettacolo fatto di suoni e colori. Le origini di questa manifestazione, come detto, risalgono al 1937, quando un gruppo di cittadini rufinesi inventarono il Carro: un rudimentale “marchingegno” chiamato Berta (dal nome dell’attrezzo dei fabbri per schiacciare le barre di metallo incandescenti), che tramite un particolare procedimento faceva scoppiare un primitivo petardo, con conseguente forte rumore udito da tutto il paese.
Nel 1946 la Berta divenne ufficialmente “lo Scoppio del carro” il “marchingegno” usato divenne sempre più sofisticato, con la comparsa della “colombina” di carta pesta, accesa all’altezza dell’altare della Chiesa di San Martino, che grazie ai razzi arrivava verso il carro e , una volta accesi i fuochi e ripartiva per la chiesa.
Il carro attuale trova spunto da un disegno presente nella Biblioteca Magliabechiana di Firenze che risale alle metà del ‘600, ed è impreziosito da pitture che rappresentano il Cristo Risorto, San Martino patrono di Rufina e vedute del territorio Rufinese.
L’Associazione che organizza l’evento è composta da 20 persone, presidente è Mario Giustini. In questi ultimi anni sono entrati nel gruppo alcuni giovani che stanno imparando, dai più esperti ad allestire il carro. L’allestimento di tutta la struttura richiede 3 settimane ed impegna tutti i componenti dell’associazione con la collaborazione di una pirotecnica specializzata.
Il grande lavoro che sta dietro questo evento è un motivo in più per partecipare.