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Ucraina, Russia contro Kiev: “Attacco Donetsk mostruoso atto terroristico”

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(Adnkronos) – L’attacco delle Forze Armate dell’Ucraina contro il mercato di Donetsk è un atto terroristico. Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitry Peskov in una conferenza stampa. “L’attacco avvenuto ieri a Donetsk è un mostruoso atto di terrorismo. Perché vengono utilizzate armi indiscriminate, provocando la morte di tante persone”, ha detto Peskov. 

“Il regime di Kiev – ha aggiunto il portavoce del Cremlino – continua a mostrare il suo volto bestiale: colpisce le infrastrutture civili, le persone e la popolazione civile. Il Ministero della Difesa della Federazione Russa, i sistemi di difesa aerea e altri dipartimenti competenti stanno adottando le misure necessarie per proteggerci da questo tipo di attacchi terroristici”.  

 

Sul fronte della cronaca di oggi, 22 gennaio 2024, le forze aeree di Kiev hanno riferito di aver abbattuto otto droni Shahed, di fabbricazione iraniana, lanciati nella notte dalla Russia. Nel suo bollettino, l’aeronautica militare ucraina precisa che è stato respinto completamente il lancio dei cosiddetti droni kamikaze. 

Secondo Kiev la Russia ha perso 376.860 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 830 vittime subite dalle forze russe nell’ultimo giorno. Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 6.192 carri armati, 11.489 veicoli corazzati da combattimento, 11.891 veicoli e serbatoi di carburante, 8.896 sistemi di artiglieria, 968 sistemi di razzi a lancio multiplo, 657 sistemi di difesa aerea, 331 aerei, 324 elicotteri, 6.961 droni, 23 imbarcazioni e un sottomarino. 

 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato in un messaggio video pubblicato sui social questa mattina l’intenzione di presentare una bozza di proposta legislativa che “introdurrà la cittadinanza multipla”. Le nuove norme si estenderanno “a tutti gli ucraini di origine e ai loro discendenti in tutto il mondo, fatta eccezione per il paese aggressore”. “Tutti coloro – ha dichiarato – che, durante le varie ondate migratorie, sono stati costretti a lasciare la loro terra d’origine e sono finiti in Europa, negli Stati Uniti, in Canada, nei paesi dell’Asia e dell’America Latina. Tutti quelli che ci aiutano nonostante siano lontani centinaia e migliaia di chilometri dalla loro terra. Volontari stranieri che hanno imbracciato le armi per difendere l’Ucraina, tutti coloro che combattono per la libertà dell’Ucraina come se fosse la loro patria. E l’Ucraina lo diventerà per loro”, ha dichiarato. “Quando tutti gli ucraini si terranno per mano, non le solleveranno in segno di resa. Tutti combattiamo. E oggi questo non vale solo per le due sponde del fiume Dnipro. Oggi l’unità degli ucraini abbraccia entrambi gli emisferi della Terra. Ogni angolo in cui, il 24 febbraio, c’era gente che dichiarava: “Sono ucraino”. Solo gli ucraini forti possono essere uniti. E solo gli ucraini uniti possono essere forti. Ucraini in tutto il mondo. Buona Festa dell’Unità!”, ha postato il presidente ucraino su X.  

 

La difesa aerea russa potrebbe non essere equipaggiata per respingere un attacco su Leningrado proveniente dall’Ucraina. E questo perché i sistemi di difesa russi nell’oblast di Leningrado sono stati attrezzati per contrastare azioni provenienti dalla Nato e non dal sud. Lo scrive l’Isw, l’Istituto per lo studio della guerra, nel suo ultimo rapporto. ”Storicamente la Russia ha schierato la sua difesa aerea nell’area per difendersi da ipotetici attacchi della Nato”, hanno scritto gli analisti. Anche ora, aggiungono, le forze russe stanno costruendo un ”distretto militare di Leningrado” lungo il confine con la Finlandia per intimidire i membri della Nato ed eventualmente prepararsi per una futura guerra con i Paesi che fanno parte dell’Alleanza. Ma i continui attacchi ucraini contro le risorse militari russe nella regione potrebbero costringere la Russia a cambiare tattica. ”Gli attacchi ucraini nell’oblast di Leningrado potrebbero spingere le forze russe a riposizionare i sistemi di difesa aerea a corto raggio lungo le rotte di volo previste dei droni ucraini per difendere potenziali obiettivi di valore strategico”, ha affermato l’Isw, aggiungendo che se l’Ucraina continua a prendere di mira le retrovie russe potrebbe ”aumentare la pressione sulle difese aeree della Russia in generale”.