Protesi del ginocchio personalizzate in base alla struttura ossea del paziente e dispositivi innovativi che permettono un intervento protesico ‘soft’ lasciando l’articolazione intatta senza danneggiare ossa e legamenti. Sono alcune novita’ che verranno presentate da oggi a venerdi’ nel corso del secondo congresso dell’Eka (European Knee Associates), la societa’ europea dedicata al ginocchio artrosico, in corso a Firenze fino al 5 aprile e a cui partecipano circa 700 chirurghi del settore. ”Le nuove tecniche chirurgiche verranno discusse con i migliori esperti europei del ginocchio attraverso la presentazione di casi clinici emblematici”, spiegano i chirurghi Andrea Baldini e Paolo Adravanti, presidenti del congresso. Tra le novità ‘ presentate a Firenze, continua Baldini, ”protesi con design innovativi, basati sull’anatomia del paziente e più vicini alla normale forma delle ossa che compongono il ginocchio. Questo consente interventi piu’ precisi, permettendo al paziente attività più spinte come quelle sportive”. Nel congresso si parlera’ anche di un dispositivo medico innovativo, denominato ‘kinespring’: simile a un ammortizzatore a molla, una volta impiantato nel tessuto sottocutaneo adiacente all’articolazione, riduce il carico sul ginocchio fino a un massimo di 13 chilogrammi e allevia fino all’80% il dolore per il paziente; in questo modo, permette di ritardare l’intervento di protesizzazione e i costi ad esso connessi. ”Il costo sociale dell’artrosi e’ enorme – spiega Paolo Adravanti, presidente della Societa’ italiana di Chirurgia del ginocchio (Sigascot) -. Occorre infatti pensare non soltanto alla chirurgia protesica, necessaria nella fase avanzata della malattia, ma anche agli interventi di ‘contenimento’ o controllo della patologia, come la terapia farmacologica, con una spesa globale quantificabile secondo le ultime stime in circa 6,5 miliardi di euro all’anno”.