Le opere costruite attorno alla piscina della Rari Nantes, come il gazebo e la copertura in legno del pavimento della terrazza, ”data la loro modestia” non possono ”aver fatto sorgere il pericolo di una inondazione”. E’ quanto scrive il tribunale del riesame di Firenze confermando il dissequestro della struttura che si trova in riva all’Arno, a Firenze. ”Se poi il sorgere di detto pericolo lo si riferisse alla presenza della ‘Piscina Raspini”’, scrivono i giudici del Riesame ”si rileva che l’aver fatto sorgere il pericolo dell’inondazione non puo’ essere riferito all’attuale dirigenza della Rari Nantes Florentia, trattandosi di un manufatto realizzato circa mezzo secolo fa in ordine alla cui edificazione nulla puo’ imputarsi all’attuale Presidente pro tempore che e’ in carica circa dal 2006. Si tratterebbe eventualmente di un reato commesso da ipotetici terzi abbondantemente prescritto”