(Adnkronos) – Il mattino ha l’oro in bocca e per la colazione al bar si spende sempre di più. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, anticipata all’Adnkronos, che ha monitorato il costo dei principali prodotti da colazione, spuntino, pausa caffè al bar, confrontandoli con quelli registrati lo scorso anno ed emerge un aumento medio del 3%. Dal caffè al cappuccino, dal cornetto alla spremuta d’arancia, dal tramezzino all’acqua in bottiglia, i prezzi nel 2024 sono aumentati soprattutto al centro Italia del 4%. Rincari che si aggiungono a quelli, a 2 cifre, registrati negli scorsi anni.
Il record di aumento spetta alla spremuta d’arancia, che nel centro Italia registra un aumento del +8%. Notevoli anche gli incrementi che interessano il costo del cornetto, con un segna +6% sia al centro che al nord. Al sud e nelle isole il prodotto che registra il maggiore aumento è il re della colazione: il caffè, con un prezzo maggiorato del 5%. E quindi i conti sono presto fatti, per una colazione composta da un cappuccino e un cornetto il costo medio è passato da 2,95 euro del 2023 a 3,07 euro del 2024. L’aggravio, solo nell’ultimo anno, calcolando una colazione al bar così composta per 5 giorni alla settimana, ammonta a +29,46 euro a persona. Chi invece non riesce proprio a rinunciare a una pausa all’insegna di un buon caffè al giorno, l’aggravio solo nel 2024 ammonta a +10,95 euro annui a persona.
Tutti prezzi, ovviamente, si riferiscono alla consumazione al banco: per chi decide di accomodarsi al tavolo i rincari sono ancora più elevati, specialmente se si sceglie qualche luogo turistico o con vista panoramica. Cappuccino e cornetto, serviti al tavolo, possono costare dal 24% al 65% in più rispetto al prezzo praticato al banco.