I carabinieri del Nucleo investigativo di Firenze, coadiuvati dai militari di altri comandi di altre città italiane hanno eseguito 26 misure cautelari in carcere, sulle 37 emesse nell’ambito dell’operazione ‘Sottotraccia’, nei confronti di altrettante persone accusate di traffico di stupefacenti, associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento della permanenza degli immigrati clandestini in Italia, e sfruttamento della prostituzione. In totale, gli indagati sono 38. C’e’ anche una giovanissima donna, di origine albanese, fra i vertici dell’organizzazione sgominata dai Carabinieri del nucleo investigativo di Firenze, dedita al traffico di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento della permanenza degli immigrati clandestini in Italia.
I militari, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo toscano, sono stati coadiuvati dai militari di Bologna, Bolzano, Brescia, Forli’-Cesena, Imperia, Milano, Pisa, Varese e Verona. La giovane, 20 anni, arrestata a sua volta nell’ambito dell’operazione ‘Sottotraccia’ in corso da questa mattina, era l’amante del capo, soprannominato ‘Il presuntuoso’ e con una lunga carriera criminale alle spalle ed aveva ‘scalato’ l’organizzazione fino a raggiungerne il vertice. L’operazione ha superato i confini nazionali. A causa della transnazionalita’ e della complessita’ dell’organizzazione criminale sgominata, le indagini sono state portate a termine anche grazie a due riunioni di coordinamento presso il centro internazionale ‘Eurojust’ dell’Aja, in Olanda. Restano altre 22 ordinanze di custodia cautelare da eseguire, nei rispettivi paesi dove i destinatari sono risultati risiedere: Albania, Belgio, Francia, Olanda e Svizzera.
Arrestata a Varese la donna del capo Una delle persone arrestate nell’ambito di un’operazione condotta sul territorio nazionale e all’estero dai Carabinieri del Comando Provinciale di Firenze, e’ stata intercettata a Varese dai militari del Nucleo Investigativo del capoluogo. Lo rendono noto gli stessi carabinieri precisando che si tratta di Boja Matilda detta ‘googla’ di anni 22, albanese, residente a Varese, accusata di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento della permanenza di stranieri sul territorio nazionale. Secondo quanto riferito dai carabinieri la giovane era la ”donna” del Boss e contribuiva al reclutamento delle ragazze da avviare alla prostituzione e aiutava il compagno nella gestione del traffico di stupefacenti. Al momento dell’arresto la giovane ha tentato di fuggire dal retro ma e’ stata subito bloccata dai Carabinieri che avevano circondato l’abitazione. L’arrestata e’ stata trasferita nel carcere di Monza a disposizione dell’autorita’ giudiziaria di Firenze.