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Cinema, Santanchè: “La Sicilia scenario unico per case produzione”

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(Adnkronos) – “Si può aiutare la Sicilia facendo capire a tutte le case di produzioni, anche internazionali, che questo è uno scenario unico. Guardate la bellezza di dove siamo oggi o di tanti altri Comuni di tante realtà siciliane”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a margine degli Stati generali del Cinema iniziati oggi al Castello Maniace di Siracusa. “Quando arriva una produzione ha bisogno di maestranze quindi ha bisogno di determinate professioni di quel settore – aggiunge il ministro – E l’assessore Amata sta già lavorando su questa strada. Dobbiamo invogliarli, farli venire in Sicilia e sburocratizzare quando si mettono lacci e lacciuoli e le cose diventano più difficili. Dobbiamo lavorare, come sta facendo la Regione Siciliana, in questa direzione. Si tratta di capire qual sono le azioni”. 

“Il cineturismo – continua- è assolutamente fondamentale e stiamo lavorando per questo insieme alla Regione siciliana”.”Credo che nessuno possa dimenticare Il Gattopardo di Visconti o altri film bellissimi che sono stati girati in Sicilia. Una serie televisiva, White Lotus, ha fatto diventare ancora di più questa Isola una destinazione turistica”, ha aggiunto.  

Il ministro Santanchè ha poi annunciato che ci sarà una “stretta collaborazione tra Governo nazionale e regionale per fare di questo asset un punto importante dell’economia dell’isola”. “Devo ringraziare l’assessore Amata perché si apre il primo momento in collaborazione tra il ministero del turismo e la Regione Sicilia. Abbiamo deciso insieme di farlo sul cinema perché ci sembra uno dei turismi che è assolutamente dirimente per la crescita del turismo anche in questa Isola”. 

“Sul tax credit ho parlato con il ministro Sangiuliano, perché è di sua competenza. Mi sembra che il ministro stia lavorando molto bene in questa direzione. Mi ha detto Sangiuliano che i soldi saranno gli stessi, ma bisogna spenderli bene. Magari non per quelle produzioni che poi vanno in onda alle 8 del mattino o che non vedranno mai le sale cinematografiche”. Ha concluso