di Rebecca Belli
L’Amministrazione comunale fiorentina non riesce non solo a pianificare un futuro urbanistico concreto della città ma usa due pesi e due misure. Da una parte vieta ai fiorentini di poter sfruttare i propri appartamenti nel centro storico con gli affitti turistici e, dall’altra, concede deroghe al POC (Piano Operativo Comunale) alle multinazionali per costruire strutture sia alberghiere che ricettive”. Queste le parole di Valerio Abbate, candidato al consiglio comunale alle prossime elezioni amministrative per Forza Italia, sulla questione degli affitti turistici.
Negli ultimi dieci anni si stima che circa il 10% dei fiorentini che abitavano in centro si sia trasferito altrove per mancanza di servizi e parcheggi. Soprattutto sono le persone di una certa età che sono state costrette ad andarsene per la difficoltà di vivere in modo normale. “Gli appartamenti di proprietà vuoti possono essere una fonte di reddito per i cittadini se li potessero affittare ai turisti – spiega Abbate – Ma questo non è permesso dall’Amministrazione Nardella che però consente a multinazionali di creare centinaia di posti letto come, ad esempio, è successo con il progetto dell’ex Teatro Comunale (foto in alto) dove verranno realizzati 160 appartamenti in deroga al piano operativo comunale, concedendo di affittarli per brevi periodi. Il cittadino, invece, ha il diritto di fare con i propri appartamenti e immobili ciò che vuole”.
Questa strategia rivolta all’accoglienza penalizza, secondo Valerio Abbate, anche altri settori immobiliari dedicati ad anziani e studenti fuori sede. “Questa corsa allo sviluppo del settore dell’accoglienza ha distolto l’attenzione da altre soluzioni abitative sociali importanti – sostiene Abbate – come la creazione di alloggi per gli studenti, in modo da calmierare anche gli affitti di abitazioni e stanze, e il social housing, magari approfittando di progetti europei”.
Un modo questo che in passato ha permesso di ristrutturare e migliorare alcune zone. “Ai tempi del Sindaco Dominici venne ristrutturata l’area delle Murate, le ex carceri – prosegue – realizzando appartamenti anche popolari, ristoranti e luoghi d’incontro. Una zona (foto sotto) che adesso è vivibilissima non solo da chi ci abita ma anche da fiorentini e turisti. Questo poteva essere stato fatto anche nell’area di Sant’Orsola, vicina al mercato Centrale, ma a parte una foresteria, tutto lo spazio è dedicato alla cultura”.
Si può invertire la tendenza e bloccare la “fuga dal centro”? “Potrebbe essere possibile ma se la vita dei residenti diventa accettabile aggiungendo servizi, parcheggi e soprattutto con regole flessibili. – conclude Abbate – Certo, ci vuole tempo. Prima va fermato l’esodo e poi, con condizioni più favorevoli, i fiorentini torneranno e saranno felici di farlo”.