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Maturità, il tema dei politici: Giorgetti per la ‘guerra fredda’, Ciriani e Zangrillo su Ungaretti

Adnkronos
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(Adnkronos) – Tra elezioni, compiti governativi e ‘battaglie’ nelle Aule parlamentari gli esami non finiscono mai, anche per i politici italiani. Ma prima di fare il loro ingresso a Montecitorio e Palazzo Madama, ministri e onorevoli sono stati seduti tra i banchi di scuola. Proprio come gli oltre 500mila studenti italiani che oggi hanno iniziato la maturità con la prima prova. Ungaretti, Pirandello, l’atomica e Rita Levi Montalcini… Quale traccia avrebbero scelto i parlamentari e rappresentanti del governo, se si fossero trovati al posto dei nostri studenti? L’Adnkronos ha provato a chiederlo ad alcuni esponenti politici, che hanno detto la loro sui temi sottoposti quest’anno ai maturandi.  

Per il presidente della Camera Lorenzo Fontana sono “molto belle le tracce” di questa maturità 2024, “ma due – spiega la terza carica dello Stato – mi avrebbero intrigato maggiormente: ‘Riscoprire il silenzio’ di Nicoletta Polla-Mattiot e ‘Storia d’Europa’ di Giuseppe Galasso”. Diversa la scelta del ministro della Pubblica amministrazione di Forza Italia Paolo Zangrillo, padre di una ragazza che proprio oggi ha sostenuto la prima prova alla maturità: “Condivido la scelta di mia figlia, che oggi ha privilegiato la traccia su Ungaretti”, racconta l’esponente azzurro. 

Che a proposito del poeta dell’iconica “M’illumino d’immenso” osserva: “In un’epoca in cui si fa un gran parlare di tutto, non sempre a proposito, il richiamo di un autore straordinario come l’ermetico Ungaretti è quasi irresistibile. Un uomo che con poche parole, ma giuste, ti costringe a riflettere”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il ministro di Fdi per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, che interpellato in merito concorda sulla scelta di Ungaretti. 

Il titolare dell’Economia Giancarlo Giorgetti punta invece – proprio come il collega di partito Fontana – sul testo tratto da ‘Storia d’Europa’ dello storico Giuseppe Galasso, incentrato sulla guerra fredda e sull’equilibrio del ‘terrore’ tra il blocco occidentale e quello sovietico determinato dalle armi atomiche.  

Al ‘gioco’ non si è negata nemmeno l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che attualmente ricopre il ruolo di preside di un istituto superiore: “Nella mia scuola, dove sono dirigente scolastico, ho seguito gli esami della secondaria di primo grado, per quanto riguarda invece le tracce dei temi usciti alla maturità molto probabilmente avrei fatto quello con il testo di Galasso, il B1, facendo riferimenti all’attualità”, spiega l’ex ministro del secondo governo Conte, secondo la quale la traccia sulla guerra fredda “si presta infatti molto, molto bene a quanto sta accadendo nella storia degli ultimi tempi, alle guerre in corso”. Opta invece per l”Elogio dell’imperfezione’ di Rita Levi Montalcini il governatore leghista del Veneto, Luca Zaia. 

Matteo Renzi affida ai social una riflessione sulle tracce assegnate oggi. “Un grande abbraccio al mezzo milione di studenti che iniziano oggi la maturità. Che emozione! Amo molto Pirandello, ma il testo proposto non mi convince per niente. Interessante la riflessione di Galasso, anche se forse io avrei scelto Ungaretti. E voi? In ogni caso un grande in bocca al lupo, con affetto. La maturità è un’esperienza tosta, ma troppo bella!Forza!”, scrive su X l’ex premier.