Il termovalorizzatore di Case Passerini in dirittura d’arrivo. Almeno per quanto riguarda la parte burocratica come hanno detto il dg Hera e Ad Q.Thermo Roberto Barilli insieme al presidente di Quadrifoglio e Q.Thermo Giorgio Moretti. Ottenute le autorizzazioni l’impianto , a cavallo tra i comuni di Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, dovrebbe essere pronto in 700 giorni. La Q.Thermo, azienda (partecipata al 60% da Quadrifoglio e al 40% dal Gruppo Hera) incaricata di progettare, costruire e gestire il termovalorizzatore di Case Passerini, ha depositato oggi presso la Provincia di Firenze la richiesta di autorizzazione per la realizzazione dell’impianto, che prevede un investimento di oltre 130 milioni di euro. Per il rilascio si stimano circa sei mesi di tempo. L’impianto ”si porra’ a valle della raccolta differenziata, che raggiungera’ l’obiettivo del 65%. Servira’ per chiudere il ciclo dei rifiuti, mettendo in sicurezza il territorio, eliminando la discarica e producendo energia elettrica per 40 mila famiglie. La realizzazione dell’opera, la cui architettura e’ uno degli ultimi progetti di Gae Aulenti, dovrebbe essere pronta per la fine del 2015”. Il termovalorizzatore, hanno assicurato gli esponenti di Q.Thermo, sara’ uno dei piu’ sicuri al mondo e grazie anche a un doppio sistema di trattamento dei fumi le emissioni saranno di 10 volte sotto i limiti di legge. Solo dal punto di vista delle polveri sottili, ha spiegato Barilli ”le emissioni annuali saranno pari a quelle prodotte in un anno da una normale auto diesel”, ”tutti i controlli saranno rigorosi e trasparenti” e ”i valori di emissione del camino saranno resi disponibili attraverso internet in tempo reale”. Nessun timore, e’ stato spiegato, anche per le possibili resistenze a livello dei Comuni nei confronti della realizzazione dell’impianto ”che – ha sottolineato l’ad di Quadrifoglio Livio Giannotti – e’ previsto da un atto di pianificazione e il cui iter autorizzativo spetta alla conferenza interprovinciale dei servizi. Un organo che e’ amministrativo e non politico. Stiamo investendo molto e da molti anni sull’impianto e se ci fossero eccessivi ritardi burocratici sappiamo che la pubblica amministrazione non e’ terza e che si puo’ anche chiedere i danni”.