(Adnkronos) – Arriva a Napoli, domenica 30 giugno, la campagna ‘Metti la psoriasi fuorigioco’, un’iniziativa multicanale di sensibilizzazione sulla malattia promossa da Ucb Pharma. Nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui sintomi e le cause della malattia, a promuovere comprensione e supporto, a combattere lo stigma ad essa associato e a favorire il dialogo con medici e specialisti, la campagna – si legge in una nota – è patrocinata da Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e di malattie sessualmente trasmesse), Adipso (Associazione per la difesa degli psoriasici), Apiafco (Associazione psoriasici italiani amici della Fondazione Corazza) e Anap (Associazione nazionale per gli amici per la pelle), ha come testimonial Claudio Marchisio, ex calciatore e da anni affetto da questa patologia.
Dopo il lancio, nel 2023 del dedicato (mettilapsoriasifuorigioco.it) e dei profili social collegati su Facebook, Instagram, X e YouTube, per diffondere informazioni corrette e utili sulla patologia con un linguaggio chiaro e accessibile a tutti, la proposta informativa, giunta alla seconda edizione, ha raggiunto risultati significativi con 185mila visite al sito e 97mila utenti unici. Le impression hanno toccato quota 15.252.329, con una copertura di 6.046.666. Nei 1.437 commenti ricevuti sono state molte le domande e curiosità sulla psoriasi o sui centri per la diagnosi: a tutti è sempre stata fornita risposta e assistenza.
Le iniziative messe in campo quest’anno prevedono un ‘road show’ che toccherà 4 città italiane. La prima è Napoli, seguiranno Roma, Bologna e Torino, dove verranno allestiti spazi informativi e di ascolto, in cui saranno presenti specialisti, rappresentanti di associazioni pazienti e alcuni degli influencer che collaborano alla campagna. In particolare, durante l’evento di Napoli, in via Scarlatti 90-98, dalle 10.00 alle 13.30 circa, oltre alla diffusione di materiale informativo, ci sarà un momento di approfondimento rivolto al pubblico, con interventi di Matteo Megna, dermatologo presso l’Uoc di Dermatologia clinica presso l’Azienda ospedaliera universitaria Federico II, di Elpidio Cecere, psicologo, di Valeria Corazza, presidente di Apiafco e di Valter Meloni, Vicepresidente di Adipso.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, non contagiosa, della pelle che in Italia colpisce circa 2 milioni di persone, 30mila a Napoli. Ha la stessa incidenza nei due sessi e può insorgere a qualsiasi età. I sintomi più comuni sono secchezza della cute, arrossamento, prurito ed eritema, sensazione di bruciore e sanguinamento. La psoriasi, però, non deve essere considerata solo una malattia della pelle. Si tratta, infatti, di un’affezione ad interessamento sistemico, associata a molte altre patologie, prima fra tutte l’artrite psoriasica, che interessa fino al 30% dei malati, oltre a disturbi articolari, metabolici, cardiovascolari e intestinali.
La diagnosi è prevalentemente clinica e la sua gravità si misura in base all’estensione delle lesioni, al grado di eritema, desquamazione e infiltrazione, alla risposta alle terapie e al livello di disabilità sociale e psicologica che causa a chi ne è affetto. La psoriasi può avere, infatti, conseguenze rilevanti non solo fisiche ma anche personali, sociali e di relazione, alterando negativamente la qualità di vita del paziente. Oltre alle soluzioni terapeutiche, per adeguare le aspettative delle persone affette da psoriasi con quelle della comunità medico-scientifica, è importante promuovere un dialogo costruttivo tra tutti i soggetti coinvolti nel miglioramento delle condizioni di vita dei pazienti.
“La comunicazione diretta verso il pubblico nell’ambito healthcare – afferma Federico Chinni, amministratore delegato di Ucb Italia – ha notevolmente favorito la diffusione delle informazioni e delle conoscenze, migliorando la consapevolezza dei pazienti e facilitando il rapporto con i medici. Una patologia come la psoriasi comporta un pesante disagio emozionale e Ucb è da sempre attenta alle necessità dei pazienti; per questo, oltre a proporre soluzioni terapeutiche sempre più innovative ed efficaci, dimostra particolare attenzione ad aspetti che ruotano attorno alla patologia e che sono altrettanto importanti per il benessere della persona, incluso il benessere e l’equilibrio psicologico. Il progetto ‘Metti la psoriasi fuori gioco’ – conclude – si inserisce, dunque, in un ambito multidisciplinare, finalizzato a creare un percorso di supporto a 360 gradi per il paziente”.