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Trump, primo comizio dopo l’attentato e Biden nel mirino: “E’ stupido, democratici disperati”

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(Adnkronos) –
“Sono qui solo per la grazia di Dio, non dovrei essere qui”. Donald Trump torna a tenere un comizio ad una settimana dall’attentato subìto sabato scorso a Butler, in Pennsylvania. L’ex presidente, colpito all’orecchio destro da un cecchino poi ucciso dal Secret Service, sale sul podio di Grand Rapids, in Michigan. Nel discorso, una serie di stoccate a Joe Biden, definito sostanzialmente uno stupido, visto il “quoziente intellettivo basso”. 

Trump, preceduto dal candidato vicepresidente JD Vance, viene accolto da migliaia di persone che hanno preso posto nell’arena con ore di anticipo rispetto all’inizio dell’evento indoor. All’orecchio destro, la vistosa fasciatura esibita nei giorni scorsi è stata sostituita da un cerotto di dimensioni ridotte. 

 

Nel discorso, ampio spazio per il pressing democratico sul presidente Biden, che non intende ritirarsi dalla corsa verso le elezioni del 5 novembre: i democratici “hanno un paio di problemi. Non hanno idea di chi sia il candidato, non lo sappiamo nemmeno noi. Vediamo come se la cavano. E’ interessante, questo tizio prende i voti e ora vogliono toglierglieli: è la democrazia… Forse scopriremo presto chi è il candidato democratico, chissà…”.  

Quindi, si rivolge alla platea: “Facciamo un sondaggio. Chi vorreste come avversario? Kamala Harris? Il corrotto Joe Biden?”, chiede Trump. La folla, a giudicare dalla reazione, preferisce Biden come rivale. “Se votate per Biden, state indirettamente votando per Harris, che vi piaccia o no…”. 

Le stoccate al presidente proseguono mentre si parla di commercio con Canada e Messico: “Biden ci starà guardando e si starà chiedendo dov’è il Messico…”. “In questo momento i boss del partito democratico stanno cercando disperatamente di ribaltare il risultato delle loro primarie per escludere il corrotto Joe Biden dalle elezioni… Una cosa del genere che capita ad un tipo così per bene… Il partito democratico è nemico della democrazia. Il partito repubblicano è il partito del popolo, dei lavoratori, a prescindere da razza e religione”, aggiunge. 

“Mia moglie, dopo la convention, mi ha detto che non sapevo dove fosse l’uscita dal palco. Stavo imitando Biden…”. Il presidente è definito “una persona con un quoziente intellettivo basso, attorno a 70. E affronta persone” come Putin o Xi Jinping “che sono scaltre, fanno gli interessi dei propri paesi e hanno un quoziente di 210. Non può funzionare mai… Avete visto il dibattito? Chi ha vinto, Biden o Trump?”, dice ripensando al confronto televisivo del 27 giugno. 

 

Quindi, l’elogio di Elon Musk. “Elon mi dà 45 milioni di dollari al mese. Non 45 milioni di dollari: mi dà 45 milioni di dollari al mese. E’ una persona eccezionale”, dice Trump, che – nonostante la stima per Mr Tesla – ribadisce l’opposizione alle auto elettriche. Si parla di rapporti commerciali con gli altri paesi. “Con i democratici, abbiamo perso le nostre industrie”, dice prima di ricostruire un dialogo con il presidente francese Emmanuel Macron. 

“E’ una persona intelligente, stava facendo una cosa pessima alle nostre industrie. Stava tassando le nostre compagnie per il semplice fatto di lavorare in Francia. Gli ho detto che avrei messo una tariffa del 100% su ogni bottiglia di vino e champagne… ‘No no no Donald, non puoi farlo’…”, la ricostruzione di Trump che imita un ‘presunto’ accento francese. “Mi ha richiamato e mi ha detto ‘Signor presidente eliminiamo la tassa stasera stessa’… Biden sarebbe riuscito a farlo?”. 

 

“Non sono un estremista. Dicono che sono una minaccia per la democrazia. Una settimana fa mi sono beccato una pallottola per la democrazia… Cosa farei contro la democrazia? E’ pazzesco”, dice in un altro passaggio del discorso. Trump tocca quindi i temi già affrontati nel discorso con cui giovedì, nella convention di Milwaukee, ha accettato formalmente la nomination repubblica: riflettori puntati sull’immigrazione illegale, punto principale della piattaforma, con l’intenzione di varare “la più grande operazione di deportazione” di immigranti illegali. 

“Saranno le elezioni più importanti nella storia della nazione. Il paese sta fallendo”, dice Trump. “Siamo in vantaggio ovunque nei sondaggi, vinceremo. Siamo in netto vantaggio ma dobbiamo stare attenti, non devono esserci imbrogli. Hanno truccato le elezioni nel 2020, non consentiremo che vengano truccate quelle del 2024”.