“Dopo l’annullamento del concorso per dirigenti scolastici occorre una decisione del Ministero dell’Istruzione che tuteli le aspettative dei presidi, il diritto di fatto che hanno maturato, e che dia certezza alle scuole toscane”. Con queste parole Stella Targetti, vicepresidente della Regione Toscana con delega all’Istruzione, è intervenuta questa mattina durante l’incontro, avvenuto a Palazzo Sacrati Strozzi, con le due delegazioni di dirigenti scolastici, di cui una accompagnata da Alessandro Rapezzi segreterio regionale FLC/CGIL, in merito alla recente decisione del Tribunale amministrativo regionale (Tar).
La vicenda riguarda il recentissimo accoglimento, da parte del Tar Toscana, di molti ricorsi presentati da candidati che – sul concorso del luglio 2011 per dirigenti scolastici – si erano sentiti penalizzati durante i test. Il Tar ha annullato il concorso e la questione riguarda 106 insegnanti toscani che adesso si vedono invalidato il concorso per il quali sono diventati dirigenti nelle scuole toscane.
“Considerando pensionamenti e scuole già in reggenza – precisa Stella Targetti – sono 170 le scuole della nostra regione, una sue tre, che rischiano di restare senza guida l’anno prossimo. Si tratta di vizi formali, e pur nel rispetto della sentenza, contro la quale l’Usr della Toscana comunque farà appello, la Regione Toscana- spiega Targetti – chiederà al Miur di trovare una soluzione politica urgente che rispetti la sostanza del concorso: le competenze professionali dei dirigenti selezionati infatti non sono state messe in discussione e si sono arricchite con un anno di lavoro di prova che terminerà il 31 agosto 2013?.
La vicepresidente fa presente di essersi già confrontata con l’Ufficio scolastico regionale e che una soluzione potrebbe consistere nel “creare una graduatoria per dirigenti scolastici ad incarico per i 137 presidi che avevano passato il concorso annullato, avendo essi di fatto i titoli per lo svolgimento del ruolo”. Ma per questo occorre una legge. “In questo particolare momento politico-istituzionale non sarà facile ottenerla, ma una soluzione simile è già stata adottata in Sicilia qualche anno fa”. Esiste, insomma, un precedente giuridico e nel frattempo la speranza – conclude Stella Targetti – è che il Tar accolga la sospensiva richiesta dall’Usr (“ciò consentirebbe di avere il tempo per pensare a affrontare la difficile situazione che si è creata”).