(Adnkronos) –
Una pioggia di missili e di droni dalla Russia sull’Ucraina in oltre 900 giorni di guerra. Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze armate di Kiev, fornisce i numeri che riassumono il drammatico martellamento subìto quotidianamente dal paese dal 24 febbraio 2022, quando il conflitto è stato innescato dall’invasione ordinata da Vladimir Putin.
Da allora, la Russia ha lanciato 9.590 missili e 13.997 droni secondo le cifre rese note dai vertici militari ucraini. Il presidente Volodymyr Zelensky ha sempre sottolineato l’importanza di ‘chiudere i cieli’ per proteggere la popolazione e continua a invocare l’invio di sistemi di difesa aerea. Gli appelli sono più che giustificati, se si considera che in totale l’Ucraina ha intercettato solo 2.429 missili e 5.972 droni. La Russia ha colpito 11.879 obiettivi: 6.203 civili, più della metà, e 5.676.
Kiev ha avuto un discreto successo quando ha cercato di bloccare missili da crociera Kalibr, X-555/101 e Iskander-K: sono stati intercettati nel 66,62% dei casi. Difficilissimo, se non impossibile, intercettare invece missili come Kh-59, Kh-35, Kh-31: abbattuto solo il 22,02% del totale. Su 5 missili lanciati, 4 hanno colpito il bersaglio. Nessuna difesa o quasi contro i 1.388 missili balistici Iskander-M, Tochka-U e KN-23 nordcoreani: solo il 4,47% sono stati intercettati.
La Russia ha fatto ricorso anche a missili ipersonici. Sono stati lanciati 111 Kinzhal e ne sono stati intercettati 28. I lanci che hanno coinvolto i missili Zircon sono solo 6: 4 hanno colpito obiettivi civili, 2 sono stati bloccati. L’Ucraina ha avuto maggiore successo quando ha dovuto arginare la pioggia di droni, in particolare gli Shahed di fabbricazione iraniana: stop al 63,36% di velivoli.