«Siamo molto soddisfatti del confronto avuto con il vice capo di gabinetto della prefettura di Firenze, Eugenio Di Agosta, che ringraziamo per aver confermato la piena disponibilità a riceverci». A Parlare è David Nucci, presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche Interprovinciale Firenze-Pistoia.
Nei giorni scorsi, l’Ordine dei Medici di Firenze aveva chiesto in autonomia un incontro in Prefettura per discutere del problema delle aggressioni negli ospedali. «Appena ne abbiamo avuto notizia – ha detto il presidente dell’Ordine degli Infermieri, David Nucci – abbiamo a nostra volta chiesto di essere ricevuti, perché crediamo che l’unico modo di affrontare il tema sia portare avanti le istanze di tutti i professionisti sanitari, a livello interdisciplinare. Abbiamo ulteriormente formalizzato la richiesta, sia alla Prefettura di Firenze che a quella di Pistoia. Per Firenze siamo stati subito ricevuti, ieri pomeriggio, e c’è stato assicurato che, all’inizio di settembre, si terrà un tavolo congiunto, che coinvolgerà tutti i rappresentanti delle professioni sanitarie, proprio come auspicavamo. Con la Prefettura abbiamo inoltre avuto modo di evidenziare anche la situazione delle carceri che, a nostro parere, rende estremamente complesso anche il lavoro degli infermieri».
Opi Firenze-Pistoia da sempre si occupa del tema delle violenze nei confronti di infermieri e personale sanitario, evidenziando la necessità di un approccio congiunto sul tema. «Solo per parlare dell’ultimo anno, già a gennaio abbiamo lanciato una nota in sinergia con il presidente dell’Ordine dei Medici Pietro Dattolo, corredata dai dati relativi al numero delle aggressioni al personale sanitario in Toscana – chiarisce Nucci -. Oltre a seguire, mese per mese, l’evolversi della situazione, una settimana fa, a seguito dell’aggressione da parte di un paziente nei confronti di un’altra paziente avvenuta all’Ospedale San Giuseppe di Empoli abbiamo inviato una nota rimarcando la necessità di rafforzare la sicurezza e i controlli negli ospedali, in sinergia con le Forze dell’Ordine, a tutela di sanitari e cittadini».
Come evidenziato ai Prefetti di Firenze e Pistoia, le aggressioni al personale sanitario, siano esse verbali o fisiche, continuano ad essere un fenomeno ancora troppo diffuso: infatti dai dati dell’Osservatorio della Regione Toscana, istituito a fine del 2018, si evince che nel 2023 si sono registrati 2356 casi di cui 1769 aggressioni verbali e 478 fisiche, con 109 persone che hanno esitato a fare danni anche alle strutture.
«Il dato, oltretutto, è ampiamente sottostimato per una ben conosciuta carenza e ritrosia alle segnalazioni. Oggi, sempre più spesso, ci troviamo di fronte a fatti di cronaca non più tollerabili, ai quali è necessario mettere fine e per i quali è necessario un coinvolgimento permanente delle istituzioni, aziende, ordini e forze sindacali – conclude Nucci -. A tutela della sicurezza e del decoro professionale, l’Ordine non può che chiedere ancora una volta, come ha già fatto in passato, un intervento (non sporadico, ma strutturale e permanente) delle istituzioni competenti e delle forze dell’ordine a favore di tutti i professionisti sanitari che hanno pari dignità e devono avere pari attenzione e rispetto».