Gucci e Ginori:” E’ stata strumentalizzata la nostra offerta”

Formulando la propria offerta per l’acquisto di Richard Ginori, Gucci ”ha chiarito, sin da subito, le condizioni a cui avrebbe proceduto”. ”Durante la trattativa queste condizioni sono state piu’ volte riconfermate e chiarite, in piena trasparenza, a tutte le parti coinvolte. Nessuna ‘trattativa viziata e/o mutilata’ e nessun ‘ricatto sulla pelle dei lavoratori’ quindi, dichiarazioni queste molto gravi e lesive”. E’ quanto si legge in una nota dell Gruppo Gucci in risposta a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa. ”Nel confermare il proprio impegno sociale e nell’ottica di minimizzare l’impatto delle ricadute occupazionali per coloro che rimarranno in carico al fallimento – si legge ancora nel comunicato – Gucci si e’ resa inoltre disponibile, cosa niente affatto scontata, a studiare percorsi concreti quali ipotesi di accompagnamento al pensionamento, l’attivazione di servizi di outplacement e ha gia’ contattato primari fornitori, con cui ha verificato la possibilita’ concreta di ricollocare almeno il 50% delle persone che rimarranno in carico al fallimento”. Il progetto industriale di Gucci per la Richard Ginori e’ stato piu’ volte illustrato e chiarito, cosi’ come ”l’impegno necessario per permettere che il piano di rilancio si concretizzi nella realizzazione di una manifattura efficiente”. ”Rammarica constatare che l’offerta presentata da Gucci invece di essere accolta in maniera positiva quale iniziativa a tutela del Made in Italy e del territorio venga rappresentata in termini strumentali – conclude la nota – Gucci ritiene che tutte le parti coinvolte abbiano ormai chiari gli elementi per valutare se portare avanti la trattativa e auspica che, nei prossimi incontri previsti nel corso di questa settimana, si possa proseguire con l’obiettivo di mettere in atto tutte le azioni necessarie per il rilancio dello storico brand fiorentino”.