Da IL blog di De Paola direttore Corriere dello sport
La decisione sbagliata di un arbitro – inutile farne il nome, uno vale l’altro – a sei minuti dal termine del campionato non può decidere l’accesso in Champions di una squadra che vale, ricordiamolo, fra i 25 e i 30 milioni. Il Milan esulta ma la Fiorentina può legittimamente recriminare. La squadra viola avrebbe meritato quel posto e tutti i discorsi sulle compensazioni che avvengono in una stagione lasciano il tempo che trovano. Balotelli ha tenuto il braccio dell’avversario che l’aveva lievemente strattonato. Rigore inventato e decisione contraddittoria con quanto avvenuto nel primo tempo quando l’arbitro non aveva punito una più evidente trattenuta di maglia in area milanista da parte di Ambrosini. Episodi clamorosi a parte, resta la valutazione complessiva di un campionato che nasce e si conclude all’insegna del valore aggiunto degli allenatori. Sono loro che hanno fatto la differenza. Montella più di tutti perché ha avuto la capacità di assemblare una squadra completamente nuova e di condurla fin (quasi) alla Champions. Ovviamente straordinaria la cavalcata di Conte autore di uno straordinario bis con la Juve. Benissimo Mazzarri anche se l’indecisione del tecnico sul rinnovo del contratto a cui ha fatto seguito l’addio ufficiale comunicato al termine della partita con la Roma non è stato esemplare. Ottimo anche Allegri che comunque ha dovuto fare di necessità virtrù. Sono loro i veri vincitori ancor prima delle squadre che hanno guidato.