I venti di cambiamento arrivano anche nella Cna fiorentina. Dopo una serie di ribaltoni nelle varie presidenze di area e dei mestieri, in alcuni casi con assemblee al calor bianco, la battaglia si sposta ora più in alto, per la presidenza provinciale dell’associazione. Contro la linea di continuità col passato, un vasto gruppo di imprenditori fiorentini ha infatti candidato Andrea Calistri, 59 anni, imprenditore fiorentino, amministratore unico della Sapaf Srl affermata azienda di pelletteria di Scandicci, fondata nel 1954, leader nella produzione di borse e piccola pelletteria di alto livello e Medaglia d’Oro C.C.I.A.A. 1985. Obbiettivo della candidatura non è solo cambiare i vertici dell’associazione (in molti casi gli stessi da anni o decenni), ma soprattutto i metodi di gestione della Cna. «Vogliamo rimettere la Cna nelle mani degli artigiani – spiega Andrea Calistri – togliendola dalle pastoie politiche e burocratiche nelle quali è precipitata negli ultimi anni. A decidere devono essere gli imprenditori, non i funzionari o chi ha trasformato proprio il ruolo di rappresentanza in Cna nel suo principale o esclusivo lavoro, perdendo il contatto con il vero mondo produttivo. Servono tempi rapidi e una conoscenza approfondita della realtà imprenditoriale: in questo momento di crisi fortissima, non possiamo più permetterci di sbagliare, di perdere tempo o di delegare a chi non ha il polso della situazione. Per troppo tempo la struttura Cna ha pensato più a se stessa che a chi doveva rappresentare».
Punto cruciale del programma, l’accesso al credito, nodo dolente degli ultimi anni. «Bisogna ristabilire su basi nuove il rapporto con gli Istituti di Credito che insistono sul territorio – spiega Calistri – senza perdere comunque di vista i livelli regionali e nazionali. Dobbiamo cercare un credito adatto per le nostre aziende e impegnare fortemente su questo tema i Consorzi Fidi, perché non diventino essi stessi un costo aggiuntivo al già difficile accesso al credito delle imprese rappresentate».
«Anche sui servizi alle imprese poi – continua Calistri – occorre fare delle scelte. Bisogna tornare a garantire il miglior servizio al miglior prezzo, ma perché questo sia possibile è necessaria una selezione. È essenziale individuare i servizi davvero necessari, organizzandoli al meglio, avendo in coraggio di contrastare la nascita di servizi inutili e costosi che in questi anni hanno continuato a proliferare. Non si può anteporre le necessità di bilancio della struttura Cna al soddisfacimento dei bisogni degli associati».
Fra i punti centrali del programma di Andrea Calistri anche un rinnovamento generazionale. «È un processo già iniziato proprio in questi ultimi due mesi – spiega – con l’elezione di molti giovani delegati e presidenti che, stanchi dell’attuale gestione, hanno voluto impegnarsi in prima persona per riprendere in mano l’associazione e mi hanno poi chiesto di candidarmi per la presidenza provinciale. Bisogna continuare su questa strada, lavorando perché alle prossime elezioni, fra quattro anni, lo stesso vertice provinciale possa essere consegnato nelle mani dei nuovi imprenditori, che meglio di tutti sanno interpretare il mondo di oggi».
Allontanatosi dagli incarichi in Cna ormai da diversi anni, non condividendo i metodi dell’attuale dirigenza, Calistri ha ricoperto negli anni importanti incarichi. Attuale presidente (e ideatore) del Consorzio Centopercento italiano, è stato presidente di Finartfidi Scrl (dal 1998 al 2006), vicepresidente di Artigiancredito Toscano (dal 1999 al 2006), presidente dell’Alta scuola di pelletteria italiana (fino al 2008) e presidente (dal 1986 al 1989) del Mipel, la più importante mostra di pelletteria del mondo, con sede a Milano.