Sabato 25 maggio alle ore 10 – Piazza Santissima Annunziata. Leonardo Torrini, fiduciario Slow Food Firenze
Leonardo Carrai, presidente Banco Alimentare Toscana
Fabio Picchi, cuoco e patron Cibreo – Teatro del Sale
Alessandro Martini, direttore Caritas Firenze
Antonio Ciappi, direttore Siaf ristorazione collettiva. Coordina Giuseppe Calabrese, giornalista di “la Repubblica”
Sabato 25 maggio, in occasione dello Slow Food Day, in circa 300 piazze italiane si cerca di riportare l’attenzione sullo spreco (di cibo, ma anche di acqua e di energia) che continua a segnare il nostro stile di vita. Anche Slow Food Firenze organizza un evento: una tavola rotonda sul tema “Riduciamo gli sprechi”.
Perfino in tempo di crisi gli sprechi alimentari raggiungono cifre inaccettabili in ogni settore, dalla grande distribuzione alla ristorazione, alla dispensa di casa dove in un anno gettiamo nel cassonetto circa 76 kg di cibo.
Per capire come è possibile invertire questa tendenza, sabato 25 maggio alle 10 Slow Food Firenze porta in piazza Santissima Annunziata, nel cuore di Firenze, le buone pratiche: dalle ricette e dai saperi della tradizione che da sempre insegnano a cucinare con gli avanzi, come racconteranno Leonardo Torrini, fiduciario Slow Food Firenze, e Fabio Picchi, cuoco e patron del Cibreo e del Teatro del Sale e autore di Senza vizi e senza sprechi. La virtù in cucina e la passione per gli avanzi (Mondadori, 2010), fino alle soluzioni nelle mense scolastiche e ospedaliere, come testimonia l’esperienza positiva di Siaf che sarà raccontata da Antonio Ciappi. Il recupero del cibo può creare, inoltre, un circuito virtuoso fra grande distribuzione e popolazione in difficoltà, attraverso la solidarietà e il volontariato: è il caso delle attività della Caritas di Firenze (sarà presente il direttore Alessandro Martini) e del Banco Alimentare, come racconterà il presidente regionale Leonardo Carrai.
A chiusura dell’incontro sarà offerto a tutti un piatto di pappa al pomodoro, splendido esempio di come sia possibile riciclare gli avanzi (il pane costituisce il 19% dei nostri sprechi casalinghi) e creare una ricetta nutriente e apprezzata in tutto il mondo.