Era il 10 ottobre dello scorso anno, in piena campagna delle primarie del centrosinistra, quando Sergio Marchionne diede giudizi poco lusinghieri su Firenze e sul suo sindaco, Matteo Renzi. Una “citta’ piccola e povera”, la prima. Uno che “crede di essere Obama” ma e’ solo “una brutta copia”, il secondo. Considerazioni che Renzi non prese affatto bene: “Marchionne si sciaqui la bocca prima di parlare male di Firenze”, fu la replica immediata dal sindaco su Facebook. A mesi da quel botta e risposta, l’ad di Fiat sara’ proprio a Firenze, domani’ 13 giugno, per partecipare all’assemblea di Confindustria a cui, con ogni probabilita’, sara’ presente anche Renzi. Un’occasione, magari, per seppellire i vecchi ‘rancori’. Cosi’ come l’annunciata presenza di Marchionne viene letta come un segnale di distensione nei confronti della stessa Confindustria, da cui Fiat e’ uscita durante la gestione Marcegaglia. L’appuntamento piu’ atteso resta comunque quello con il sindaco di Firenze. In prospettiva, infatti, potrebbe incrociare in futuro Marchionne ricoprendo altri incarichi rispetto a quella di primo cittadino del capoluogo toscano viste le intenzioni, mai nascoste, di Renzi di correre per la premiership. Certo, la linea renziana non e’ particolarmente vicina a quella dell’ad Fiat. Anzi, Renzi si e’ definito uno che e’ stato “tradito” da Marchionne. Il sindaco infatti si era schierato con l’Ad di Fiat ai tempi delle polemiche su Pomigliano. “Io sono dalla parte di Marchionne. Dalla parte di chi sta investendo nelle aziende quando le aziende chiudono”. Affermazioni che, poi, Renzi rivide quando non seguirono gli investimenti promessi da parte di Fiat. “Non ho cambiato idea io, e’ Marchionne che ha preso in giro lavoratori e politici dicendo una cosa che non avrebbe fatto”, disse Renzi proprio quel 10 ottobre scatenando la reazione di Marchionne. Polemiche, quelle tra Marchionne e Renzi, frutto di parole attribuite all’Ad di Fiat da ricostruzioni giornalistiche ma poi superate dalle puntualizzazioni arrivate dal Lingotto prima e dallo stesso manager poi. Quelle parole Marchionne ha assicurato di non averle mai dette e per ribadirlo ha comprato una pagina de La Nazione, il 1 novembre scorso, scrivendo una lettera aperta ai fiorentini. “Non ho mai espresso alcun giudizio su Firenze o sulle sue condizioni economiche. Non io – ha puntualizzato – ma qualcuno dei presenti, cercando di spiegare l’argomento della conversazione agli stranieri, ha usato l’espressione ‘pretty, old town'”. E su Renzi, Marchionne chiariva: “Non ho mai definito il sindaco di Firenze come la brutta copia di qualcuno”.