Il Paese – sostiene Confesercenti – potrebbe reggere meglio alla competizione internazionale, sempre piu’ agguerrita, se si dotasse di una politica del turismo in grado di sfruttare le grandi potenzialita’ del nostro territorio e del nostro patrimonio culturale ed artistico. Scendendo al dettaglio territoriale, pero’, si rileva come esistano forti disparita’ tra i territori. Gli stranieri tendono a privilegiare mete nel Centro-Nord: Roma mantiene la testa della classifica degli arrivi, seguita da Milano, Venezia e Firenze. Ma si fa valere anche la provincia italiana: subito dopo, in graduatoria, compaiono citta’ come Varese, Imperia, Trieste, Como. Solo il 13 per cento degli arrivi dall’estero, invece, e’ registrato nelle regioni del Mezzogiorno: le destinazioni delle regioni meridionali attraggono meno gli stranieri, o perlomeno, ne registrano una minore presenza. Lusinghieri anche i voti assegnati dai turisti stranieri alle varie Regioni italiane. Nella classifica dei giudizi complessivi, si trova in testa la Toscana (8,57) seguita da Valle D’Aosta (8,55) e Umbria (8,52). In generale, distinguendo per regioni visitate, si rileva come i giudizi complessivi tendono ad essere superiori per regioni ad elevato orientamento al turismo, e quindi dotate di servizi piu’ efficienti e di migliore qualita’, e con un patrimonio naturale o artistico maggiormente preservato. Restano indietro, invece, le regioni dove lo stato di preservazione del territorio o il complesso dei servizi necessitano miglioramenti.