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LIBERALIZZAZIONI: IL VIA A NUOVI LOCALI NEL CENTRO STORICO

admin
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Anche il centro storico di Firenze si adegua alle nuove norme sulle liberalizzazioni del governo Monti: quindi nella cosiddetta area Unesco via libera all’apertura di nuovi esercizi di somministrazione (bar, ristoranti, locali etc) ma con regole ben precise da rispettare con elevati standard strutturali e qualitativi, per limitare l’impatto sul contesto e garantire uno sviluppo equilibrato e rispettoso del territorio. Le principali novita’ per i locali di nuova apertura, (che una volta in vigore varranno per tutto il territorio cittadino e che modificano il Piano della somministrazione introdotto nel 2008) prevedono l’aumento dal 40 al 60% della superficie destinata ad accogliere la clientela; l’aumento dell’area destinata a magazzino; una zona (anche minima) per lo stoccaggio dei rifiuti; vietano la pubblicita’ di ‘offerte promozionali’ per gli alcolici; limitano l’occupazione del suolo pubblico destinata ai dehors esterni, che per i nuovi esercizi pubblici non potra’ superare il 50% dello spazio interno. Inoltre, viene vietata la somministrazione congiunta con altre attivita’ (solo in centro) e viene istituito un Osservatorio ad hoc per monitorare la situazione.

Tali requisiti condizionano lo svolgimento dell’attivita’ al rispetto dei requisiti igienico sanitari, da dichiarare con apposita valutazione nell’ambito della notifica igiene degli alimenti, alla presentazione di specifica valutazione previsionale di impatto acustico qualora l’attivita’ di somministrazione all’esterno si protragga oltre le 22, ribadendo ed estendendo anche alle pertinenze private, quanto gia’ previsto nel Piano comunale per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto; ed infine prevedendo, per i nuovi insediamenti e per i trasferimenti di attivita’ gia’ esistenti, che la superficie dello spazio esterno su suolo pubblico, non possa essere superiore al 50% della superficie dell’unita’ immobiliare destinata alla somministrazione, per evitare l’eccessivo impatto delle attivita’ sull’esterno in termini di disturbo alla residenza e di sottrazione alla collettivita’ di crescenti porzioni di suolo pubblico. Si conferma nell’area Unesco (la cerchia dei viali piu’ l’Oltrarno) quanto gia’ previsto nel Piano del Commercio, ovvero il divieto di nuove attivita’ di somministrazione esercitate, in maniera esclusiva o prevalente, secondo modalita’ assimilabili al ”fast-food” o ”self-service” (ad eccezione di quelle ubicate nei locali posti all’interno della Stazione di S..Maria Novella) e il divieto di attivita’ di somministrazione sul Ponte Vecchio.

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