Voce squillante e grande fiducia. Si presenta così Alexander Simoncelli, nuovo playmaker dell’Enegan Affrico Firenze. Arrivata la firma sul contratto, l’ex regista dell’SBS Castelletto Ticino è pronto a sbarcare sulle rive all’Arno. Lo farà mercoledì prossimo per le visite mediche, da condividere insieme al compagno Marco Pazzi. I due si conoscono bene, hanno giocato insieme nell’ultima stagione. Simoncelli e Pazzi formeranno l’asse play-pivot dell’Affrico, un binomio fortemente voluto da Gabriele Giordani. “Sono molto carico e felice perché comincia una nuova avventura stimolante – esordisce così Simoncelli -. Firenze è una grande città, il Mandela Forum un palazzo immenso. Voglio vincere per cercare di vederlo sempre più pieno, partita dopo partita”.
Nonostante l’età (è un classe ’86) tutt’altro che avanzata, Simoncelli né ha già viste di tutti i colori. Sia in B-1 che in Legadue, categoria che ha giocato per tre anni. Arriva a Firenze insieme a Pazzi, un lungo con cui il feeling è sbocciato lo scorso anno: “Con Marco c’è sintonia – prosegue Simoncelli -. Lui è un lungo come non ce ne sono in giro. E’ forte fisicamente, ma ha grande tecnica. E’ anche atipico, perché sa colpirti dalla media distanza ed anche da tre punti. Sono felice di ritrovarlo all’Affrico. La squadra sarà tutta nuova. Partire con due giocatori che già si conoscono è un vantaggio”.
Simoncelli ha già parlato telefonicamente con Giordani. Il tecnico marchigiano lo ha allenato nella preparazione delle Universiadi del 2009. “Ho conosciuto Giordani prima delle Universiadi. Ci siamo scambiati qualche parola al telefono. Mi ha chiesto di essere un punto di riferimento per i compagni e di stare vicino agli americani. Per me non sarà un problema perché ho già giocato al fianco di americani nei tre anni di Legadue che ho disputato. Sono pronto a mettermi a disposizione”.
L’attrazione di Firenze è notevole. Città che Simoncelli ha già visitato: “Firenze non è affatto male – scherza Alex -. E’ una città bellissima, tutti me ne hanno parlato bene. Sarà bello anche viverla. Voglio però pensare al campo ed a fare bene. La voglia è tanta. Così come la volontà di cercare di vincere ogni partita. Più vinci e più coinvolgi la gente e la città. Funziona così da ogni parte. Starà a noi cercare di fare il massimo per disputare una buona stagione”.