Giovanni Bogani, giornalista e critico cinematografico de La Nazione, domani notte, giovedì 25 luglio, si racconterà a “Sottovoce”, la trasmissione di Raiuno condotta da Gigi Marzullo. “Ho fatto il bagno con Vittorio Gassman – racconterà Bogani in trasmissione -, ho parlato di Stanlio e Ollio con Federico Fellini; e Wim Wenders ha scritto l’introduzione a un mio romanzo. Per il ragazzino che ero, e che correva nei prati di periferia, a Firenze, è stato un bel viaggio”.
Bogani racconterà delle sue passioni: la scrittura, il giornalismo, la musica. Della sua infanzia a Firenze, la nonna pittrice che lo ha iniziato all’apprezzamento del bello. Il padre che ha lavorato in Africa per anni, in un momento in cui l’Italia celebrava un boom economico che non c’era per tutti. Le origini meridionali della famiglia della madre, nata a Capri, proprio nella piazzetta. E poi la passione per il giornalismo, per quelle parole ordinate, nero su bianco, nelle pagine di un giornale, quello che un ragazzo di vent’anni leggeva in casa di sua nonna, quando lui era bambino.
Racconterà dei centinaia di incontri. Con Marcello Mastroianni: “Ero alle prime armi, avevo vent’anni, attraversai la città in bicicletta come un fulmine per incontrarlo”. Con Mario Monicelli, con Sharon Stone. E la musica, la sua grande passione: “Ogni mercoledì suono in un piccolo club, a Firenze. Canto insieme a una ragazza, musica puramente acustica, puro piacere delle note”.
“Perché ho scelto il cinema? Perché il cinema per me è la meraviglia continua di vivere vite sempre nuove, di incontrare luoghi che non vedrò mai. E’ la riflessione continua sulla vita”. Infine, la scrittura. “Che cosa è per me scrivere? E’ tentare di mettere in ordine il mondo, e rivelarlo. Si scrive cercando la musica delle parole, si scrive cercando di andare in fondo alle proprie emozioni. Di trovare l’ultima verità”.