Si è fatta apprezzare, sia dalla critica che dal pubblico dei lettori, grazie a “La vita accanto”, suo romanzo d’esordio uscito alcuni anni fa, vincitore del Premio Calvino e secondo in classifica al Premio Strega. Da alcuni mesi è in libreria, sempre per l’etichetta Einaudi, “Il tempo è un Dio breve”, di Mariapia Veladiano ( pag.226., Euro 17). L’autrice, preside e giornalista, laureata in filosofia e in teologia ci conduce su un terreno a lei congeniale, la presenza del male nel mondo e il rapporto con Dio, attraverso il dolore di una madre che soffre per alcuni episodi accaduti al figlio e per l’abbandono da parte del marito, incapace di amare. Non è un caso che la protagonista di questa storia si chiami Ildegarda, come Ildegarda di Bingen la “protettrice delle battaglie” proclamata Santa solo lo scorso anno da Papa Benedetto XVI famosa per le sue visioni oltre che per i suoi studi sulle erbe, e conosce i testi di S. Giovanni della Croce. L’incontro in Alto Adige nella magia di una vacanza invernale, con Dieter, un pastore protestante che ha perso la sua famiglia, riaccende la possibilità di un amore, mentre i suoi interrogativi spirituali si fanno sempre più forti fino quasi ad osare un patto con Dio.
Una grande prova letteraria di una scrittrice raffinata, capace di coniugare narrazione e introspezione e in grado di affrontare tematiche forti che esulano dalla cultura predominante. In sintesi un libro sull’amore, sulla vita, sul dolore, sulla fede, nello sfondo di un paesaggio incantato di montagna.
Sebastiana Gangemi