Commissariare la cooperativa agricola de Il Forteto. Questa, spiega una nota, la proposta contenuta nella relazione conclusiva degli ispettori ministeriali, inviati lo scorso aprile, su richiesta del Consiglio regionale toscano. La vicenda Forteto vede il fondatore e ‘guru’ della comunita’ di Vicchio (Firenze), Rodolfo Fiesoli, e altre 22 persone, rinviati a giudizio nell’inchiesta sulle violenze sessuali e maltrattamenti, che sarebbero stati inflitti agli ospiti della comunita’, tra cui minori in affido. Il processo e’ convocato il 4 ottobre e tra le parti civili ammesse figurano anche il Comune di Borgo San Lorenzo e la Regione Toscana. La stessa richiesta di commissariamento era stata avanzata nei mesi scorsi nella relazione finale commissione di inchiesta sulla vicenda Forteto del Consiglio regionale, poi approvata dall’intera Assemblea toscana. La cooperativa, sottolinea in una nota, ha deciso di convocare una assemblea straordinaria dei soci per analizzare il contenuto della relazione e approvare delle controdeduzioni da inviare al Ministero che dovra’ esprimersi sul commissariamento. Secondo il presidente della cooperativa Stefano Morozzi ”non abbiamo niente da nascondere e non abbiamo niente da temere. I rilievi espressi dagli ispettori saranno esaminati approfonditamente e sicuramente risolti dal nuovo Cda della cooperativa. Si tratta – aggiunge – di rilevi che non giustificano una proposta di commissariamento e nemmeno una semplice diffida”. Tra questi, si legge ancora, la decisione della cooperativa di applicare a tutti i soci lavoratori lo stesso salario, al pari degli altri dipendenti. Per Morozzi ”una proposta di tale gravita’ deve fondarsi su precise rilevazioni oggettive di gravissime violazioni, e non puo’ in alcun modo far semplicemente riferimento ad un generico ‘clima pesante’, che graverebbe attorno alla cooperativa per gli avvenimenti attribuiti a persone non piu’ socie”.
Secondo il presidente della commissione di inchiesta del Consiglio regionale sulla vicenda Forteto Stefano Mugnai (Pdl), la richiesta di commissariamento della cooperativa agricola ”e’ una richiesta piu’ che plausibile alla luce di quanto appreso in commissione. Un po’ alla volta verra’ fatta giustizia su una storia trentennale di abusi, di coperture politiche, di regole non rispettate. Una storia che ancora deve essere raccontata fino in fondo”.