Sono 70 gli esuberi previsti, per il 2012, dalla direzione del Maggio musicale fiorentino: e’ quanto si apprende dai sindacati del Teatro che oggi hanno ricevuto la lettera che apre formalmente lo stato di crisi. Nei giorni scorsi si era parlato invece di 50 esuberi. I 70 esodi previsti sono stati individuati nel settore tecnico-amministrativo, nel corpo di ballo e tra i maestri collaboratori. ”E’ un dato numerico traumatico – affermano alcuni rappresentanti della Cgil del Teatro -. Inizia una trattativa non semplice: qualsiasi ipotesi di accordo dovra’ avvenire sulla base della volontarieta’ e con incentivi all’esodo”. L’obiettivo indicato dalla direzione per raggiungere il pareggio di bilancio e’ il recupero di 4 milioni: 2 mln con gli esodi e 2 mln con risparmi sul costo del lavoro. ”Ma considerando un costo medio annuo di ogni dipendente di 52-53 mila euro – osservano gli esponenti della Cgil – gia’ con i 70 esodi si superano i 3,5 milioni”. Assieme all’apertura dello stato di crisi, poi, va avanti il tavolo tra direzione e sindacati per la definizione sia della parte economica sia normativa del nuovo contratto integrativo: due ‘percorsi’ che per le organizzazioni sindacali ”devono procedere insieme”. Inoltre, sempre a quanto si apprende, Cgil, Cisl, Uil e Fials stanno lavorando ad una proposta unitaria da presentare alla Fondazione del Maggio, con la quale si ipotizza di intervenire sul capitolo del personale, compreso quello dirigenziale, e sulla flessibilita’ e organizzazione del lavoro.