“Nella settimana dei Mondiali di Ciclismo, dal 23 al 29 settembre, a Firenze la vita sarà un pochino più difficile, cambieranno divieti di parcheggio, abbiamo spostato cassonetti, ci saranno un po’ di problemi tutti i giorni, ma questo è un enorme evento sportivo che andrà in tutto il mondo, centinaia di milioni saranno le persone che vedranno le immagini di Firenze. E’ un’occasione bella per Firenze”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi parlando dei mondiali di ciclismo. “Lo so che i fiorentini sono divisi, perchè via via che arriva il countdown dei Mondiali c’è sempre maggiore preoccupazione e cresce il numero di quelli che dicono ‘ma il sindaco non poteva farli fare da un’altra parte i mondiali invece che incasinarci la vita?’ – ha aggiunto Renzi – ma io dico: per una volta, facciamo meno i brontoloni e godiamo del fatto che Firenze sarà capitale dello sport”.
Queste le dichiarazioni del sindaco, ma forse, se si fosse informato di come stanno vivendo l’evento i fiorentini e in particolare chi vive o svolge la propria attività all’interno del perimetro di quel meraviglioso circuito pensato e voluto da Ballerini, non avrebbe fatto questa dichiarazione.
Sarebbe gravissimo perdere un’occasione del genere per il buon nome di Firenze. Il tracciato è unico, la gara sarà unica ma se ci saranno problemi nessuno potrà dare colpa ai fiorentini o ai residenti. Neanche agli organizzatori che stanno facendo il possibile anche se con un buon tasso di approssimazione. Sono proprio gli uffici del Comune che, a pochi giorni dall’evento non hanno ancora fatto luce su come potrà vivere la città in collaborazione con gli eventi. Possibile che una famiglia che vive o all’interno del circuito o nelle vicinaze non sappia ancora come potrà organizzare la propria vita. Che sia di lavoro o di svago. Uscire la mattina alle 6 per tornare alle 23? E se si abita lungo il percorso. Parcheggi? A 2 km dall’abitazione!!!
E’ vero, sono stati programmate aree sosta per chi vive nelle aree interessate. Una presa di giro. Vi spieghiamo perché. Prendiamo per esempio da chi abita in via Bolognese o in via Trieste. Nei giorni fatidici se deve uscire a mezzogiorno deve andare a prendere l’auto a Trespiano o lì vicino dove avrà anticipatamente posteggiato la macchina. Soluzione? Bastava aprire il Parterre ai residenti della zona non per la notte ma per tutto il giorno della gara in modo da concedere flessibilità a chi è già vessato dalla chiusura delle strade. In questo caso il sindaco avrebbe avuto ragione a dire che i fiorentini sono brontoloni. Stando così le cose non possiamo sentirci di accusare chi brontola. Ma a Firenze toccare Firenze Parcheggi un bene comune per il buon funzionamento di una manifestazione importante come i mondiali a vantaggio dei cittadini seppure per un tempo brevissimo c’è da essere fucilati. E così via. I dipendenti dei musei sono in crisi, i commercianti brancolano nel buio senza aver ricevuto direttive precise, cartellonistica appesa ai pali che invece di rendere chiara la cosa non fa altro che creare confusione. Fiorentini brontoloni? Qualcuno in Piazza Signoria deve fare l’esame di coscienza.
Piero Campani
